“Quello dell’immobiliare è uno dei settori più ‘tradizionali’ dell’economia e, per decenni, l’approccio è rimasto sostanzialmente invariato. L’avvento di internet ha portato alla creazione di listing sui portali di annunci, ma il passaparola e le reti di conoscenze rimangono i canali principali per l’acquisizione di nuovi incarichi di vendita”. Inizia così Sacha Gentili, ceo & founder di Metacasa, interpellato sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI) all’interno del settore immobiliare italiano.
“Gli agenti immobiliari, abituati a processi di compravendita tradizionali, mostrano resistenza nell’incorporare strumenti tecnologici nel loro modello di business consolidato. Tuttavia è essenziale superare questa resistenza, sviluppando tecnologie di facile implementazione e utilizzo e riducendo al minimo la ‘frizione’ nell’adozione delle nuove soluzioni”, prosegue Gentili.
Di avviso simile anche Fausto Maglia, chief product officer di Casavo, che ritiene che “l’immobiliare sia solo nella fase iniziale della piena implementazione dell’intelligenza artificiale anche a causa dell’inferiore grado di digitalizzazione rispetto ad altri settori”, ma che “le sue applicazioni abbiano il potenziale per generare idee e accelerare molti dei processi e delle sfide con cui il settore si interfaccia quotidianamente”.
Qualcosa comunque si sta muovendo. “Sempre più aziende – a partire dai portali immobiliari – non solo stanno inserendo sistemi predittivi, ma anche sistemi di machine learning che, in futuro, miglioreranno le varie attività, ma che già oggi permettono di migliorare la customer experience dell’utente finale”, risponde Andrea Napoli, ceo & founder di Locare.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Sei un agente immobiliare e vorresti creare un’offerta cucita sulle reali esigenze dei clienti usando l’AI ma non sai come fare?
In questo scenario, l’immobiliare italiano rappresenta un’opportunità di investimento: come fare?
Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
RICHIEDI LA TUA CONSULENZA GRATUITA
Le potenzialità dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) nel mercato immobiliare
Le potenzialità sono veramente alte. “Secondo un report di McKinsey, il potenziale previsto (dall’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) nell’immobiliare, ndr) è di generare 1,3 miliardi di euro di valore aggiunto per il mercato immobiliare italiano entro il 2030”, illustra Andrea Lacalamita, ceo di Rexer.it, che poi aggiunge che l’AI trova applicazione già in diversi campi del mondo del real estate.
“Per esempio, nella valutazione automatica degli immobili, basata su dati storici, fattori macroeconomici e caratteristiche specifiche del bene stesso; ma anche nella ricerca immobiliare, o nella gestione immobiliare, per automatizzare attività come la manutenzione delle proprietà, la raccolta dei canoni di locazione e la gestione dei rapporti con i proprietari, o ancora nel marketing immobiliare, per creare campagne di marketing personalizzate e mirate”, commenta Lacalamita.
“In Casavo sfruttiamo un algoritmo proprietario che tramite meccanismi di machine learning analizza il cosiddetto buyer interest, ovvero l’insieme di tutte le preferenze di ricerca di un acquirente (fascia di prezzo, zona, caratteristiche dell’immobile), che vengono poi abbinate alle caratteristiche degli immobili valutati sulla piattaforma, tra cui la zona e il prezzo di mercato, facilitando così un match diretto tra chi vende e chi compra casa grazie a un processo completamente digitale”, spiega Maglia.
“Un altro campo di applicazione potrebbe essere quello di identificare gli interventi migliorativi necessari per riqualificare un immobile dal punto di vista energetico, stimando i costi, i tempi, il relativo risparmio economico e il valore successivo alla riqualificazione”, aggiunge Gentili.
Intelligenza artificiale (AI) e agenti immobiliari
Tutti in ogni caso concordano su un fatto: l’intelligenza artificiale (AI) non potrà mai sostituire il lavoro degli agenti immobiliari. Quello della casa è ancora l’acquisto più importante nella vita di una persona, sia per il suo valore economico che per quello ‘affettivo’ che come cultura ci lega al ‘mattone’. L’IA assisterà l’agente in tutte quelle attività più di processo che sono parte integrante e fondamentale di una compravendita immobiliare, ma mai sostituirà la sua capacità di comprendere le esigenze delle persone e trovare il modo di soddisfarle.
App che utilizzano l’intelligenza artificiale (AI) nel settore immobiliare
Entrando nel merito di alcune app che utilizzando l’intelligenza artificiale nel settore real estate, Andrea Lacalamita (Rexer.it) cita: “HomeSnap, per valutare gli immobili in modo rapido e accurato; Zillow, per fornire informazioni personalizzate sui prezzi degli immobili; Realtor.com per automatizzare le attività di ricerca immobiliare; PropTrack, per aiutare gli agenti immobiliari a prendere decisioni informate e Fundbox, per aiutare i proprietari di immobili a ottenere mutui”.
Anche Casavo ha una propria app, che integra strumenti di intelligenza artificiale (AI) per permettere a venditori e acquirenti di avere un’esperienza fluida, veloce e personalizzata. “Grazie a Eva, il nostro algoritmo proprietario, con la nostra app, per esempio, è possibile ricevere una valutazione istantanea dell’immobile e comprendere quali siano i fattori chiave che ne determinano il valore di mercato, oltre che visionare beni simili venduti nelle vicinanze”, spiega Fausto Maglia (Casavo).
E delle applicazioni innovative si trovano anche nel mondo della locazione. È questo il caso di Valutaffitto, un applicativo che prende in considerazione le principali banche dati immobiliari (Immobiliare.it Insight, Euromq su dati Airbnb e Airdna, Restat su dati Nomisma, e Aigab – Associazione italiana affitti brevi). “Attraverso algoritmi di intelligenza artificiale (AI) elaborati dalla stessa Locare, il software (di Valutaffitto) restituisce – per ogni richiesta – il canone d’affitto più adeguato a incontrare la domanda di casa in locazione, riconsegnando al contempo valori di rendimento solidi e realizzabili per ogni tipo di investitore, privato o professionale”, illustra Andrea Napoli (Locare).
Infine nel mondo delle ristrutturazioni ci ha pensato Metacasa, che ha messo a punto l’omonima app che permette di stimare tempi, costi e risultati della ristrutturazione. “Basta selezionare la planimetria dell’immobile e descrivere il suo stato attuale: dopodiché l’app genera automaticamente Remodel, una brochure digitale che permette di: valorizzare un immobile non nuovo, quantificare tempi e costi di ristrutturazione, calcolare il risparmio energetico dell’immobile ristrutturato e definire gli interventi per aumentare la classe energetica”, conclude Sacha Gentili (Metacasa).
(Articolo tratto dal n° di gennaio 2024 di We Wealth.
Abbonati subito qui per leggere ogni mese il tuo Magazine in formato cartaceo o digitale)