Il superyacht più grande al mondo avrà un cuore italiano

La consegna è prevista per il 2024, ma il superyacht Somnio sta già facendo parlare di sé. Stazza lorda di 33.500 tonnellate, largo 27 metri, lungo 222 metri, 40 in più del più lungo al mondo attuale, l’Azzam della famiglia reale Abu Dhabi. Sarà un vero e proprio condominio esclusivo galleggiante, con i servizi di un hotel pluristellare. Il transatlantico extra lusso avrà infatti 39 appartamenti a bordo, distribuiti su sei ponti e completamente personalizzabili. Non mancheranno cucina, palestra, biblioteca, sale da pranzo interne ed esterne, servizi di portineria. A prua, un lussuoso salotto garantirà una comoda osservazione dell’orizzonte di navigazione.

Fra le parti in comune con gli altri proprietari, una cantina con 10.000 bottiglie e con relativa sala degustazione. E poi ristoranti, bar, un beach club con strutture per sport acquatici. Il progetto è degli studi Tillberg Design (Svezia) e Winch Design (Regno Unito). Il cantiere di costruzione sarà il Vard Søviknes, ad Ålesund, in Norvegia, mentre scafo e prima fase di allestimento saranno fatti nel centro Vard di Tulcea, in Romania. E allora dov’è l’Italia? Vard è stata acquistata da Fincantieri nel 2012. La commessa è la «più grande nave finora nella storia di Vard e coinvolgerà un numero elevato di progettisti e costruttori navali», afferma Attilio Dapelo, direttore generale business unit cruise di Vard.

Il cantiere navalmeccanico norvegese Vard è infatti storicamente specializzato nella realizzazione di navi offshore ma, da quando è stato acquisito da Fincantieri, anche di unità passeggeri e crociere. Gli appartamenti dello yacht liner residenziale, al prezzo di 9,5 milioni di euro l’uno, di potranno acquistare solo su invito. L’imbarcazione alla fine sarà consegnata alla società di yacht Somnio Global. A supervisionare progetto, il co-fondatore di Somnio Carl Le Soue e il capitano Erik Bredhe, già comandante di M/V The World, ad oggi l’unica nave residenziale in mare.

Non solo la crisi pandemica non ha scalfito il commercio degli yacht privati, ma ne ha aumentato la richiesta. Secondo BOAT International, le vendite di queste barche hanno raggiunto un picco storico lo scorso maggio con 68 unità vendute. Gli ultra ricchi vogliono continuare a viaggiare, lockdown o meno.