Secondo i dati Hfr, gli hedge fund hanno chiuso il primo semestre di quest’anno con una performance negativa del 5,6%: la peggiore dal 1990 (anno da cui iniziano le analisi) tolta quella del 2008, funestata dalla Crisi finanziaria
Le fortune degli hedge fund, che sembravano essersi rinverdite dopo le performance favorevoli del 2020 e ritorno degli afflussi di capitale nel 2021, si sono nuovamente ribaltate. Secondo i dati Hfr, gli hedge fund hanno chiuso il primo semestre di quest’anno con una performance negativa del 5,6%: la peggiore dal 1990 (anno da cui iniziano le analisi) tolta quella del 2008, funestata dalla Crisi finanziaria. Nel mese di luglio, in cui l’S&P 500 ha ripreso forza con un robusto +9,1%, i fondi speculativi hanno portato a casa solo un modesto 0,5%.
Secondo un altro indice che traccia le performance di questo comparto della gestione patrimoniale, l’Eurekahedge Hedge Fund Index, la performance da inizio anno a fine luglio è stata del -3,79%. Per la verità, un risultato che non sfigura di fronte al -13,8% realizzato dall’Msci World Index.
Ciononostante, le aspettativa che un contesto ad elevata volatilità e particolarmente incerto avrebbe potuto far brillare l’abilità dei gestori più audaci è stata, quantomeno nella prima metà del 2022, un po’ delusa. Questo diventa ancor più evidente se si considera che, dai dati Hfr, gli hedge fund più deludenti nel primo semestre sono stati i long-short equity funds, liberi di assumere anche posizioni corte – di fatto scommettendo sulla caduta di determinati titoli azionari. Considerato il crollo dei mercati, appare chiaro che la performance che questi fondi hanno realizzato nel primo semestre, -12%, ha regalato poche soddisfazioni.
Ad aver trascinato verso il basso l’universo degli hedge fund, all’interno del quale permangono anche fondi con performance positive nel 2022, sono soprattutto quelle gestioni che hanno continuato a puntare sui “cavalli vincenti” del periodo pandemico. In particolare titoli tech, che nella prima metà del 2022, complici le avversità del rialzo dei tassi e la fine della lockdown economy, hanno perso fette spesse della propria capitalizzazione di mercato.
Parallelamente, gli investitori hanno ricominciato a tirar fuori dagli hedge fund i propri soldi. Secondo i dati eVestment, citati dal Financial Times, il primo trimestre del 2022 ha visto un modesto afflusso netto da 440 milioni di dollari per gli hedge fund. Nel solo mese di giugno, invece, si stima un deflusso da 10,1 miliardi, ha affermato Citco, una società che fornisce servizi per gli hedge fund.
Tutto questo, per l’investitore italiano, suona nella gran parte dei casi come una semplice curiosità. Infatti, il declino delle gestioni sui fondi speculativi, in Italia non si è mai fermato. Secondo gli ultimi dati di Assogestioni, relativi allo scorso giugno, i fondi hedge rappresentano appena lo 0,16% degli asset gestiti in fondi aperti in Italia (ossia 1,83 miliardi); per fare un confronto con il passato, tale quota era pari allo 0,5% a fine gennaio 2017. Insomma, la rilevanza degli hedge fund nei portafogli italiani si è ridotta del 68% in cinque anni e mezzo .