- Donald Trump ha esteso la sospensione dei dazi al 50% all’Unione europea fino al 9 luglio, come chiesto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
- Calef (Ns Partners): “Possibile un ulteriore rinvio verso il mese di agosto o settembre. Entrambi hanno bisogno di un accordo”
Il termine della pausa sui dazi al 50% all’Unione europea si avvicina. Manca esattamente un mese al 9 luglio, la scadenza accordata da Donald Trump su richiesta della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Bruxelles è attualmente al lavoro su una proposta di accordo: come annunciato la scorsa settimana dal rappresentante per il commercio Usa, Jamieson Greer, i negoziati sulle tariffe “procedono rapidamente”. Dopo un meeting a Parigi con il suo omologo europeo, Maros Sefcovic, Greer ha sottolineato come l’incontro indichi “una volontà da parte dell’Ue di lavorare” con gli Usa per “trovare una via d’uscita reale per il commercio reciproco”. Ottimista anche Sefcovic, che parla di discussioni “molto concrete” su settori specifici. Ma quali scenari si aprono per chi investe?
“Uno scenario molto duro è ancora possibile, in mancanza di un accordo. Ma ciò che ci attendiamo è uno scenario intermedio, in cui i dazi attuali restano invariati, senza l’applicazione di tariffe extra”, dichiara Giacomo Calef, country head Italia di Ns Partners intervenuto in occasione dell’ultima puntata di Weekly Bell, la trasmissione di We Wealth che ogni lunedì mattina fa il punto sui mercati finanziari e gli appuntamenti macroeconomici della settimana. “Quello che abbiamo capito finora – ma era facilmente prevedibile – è che questo continuo cambio di passo ha fatto tirare un sospiro di sollievo sia sui mercati azionari che sui mercati obbligazionari ma ha creato anche una grande incertezza per famiglie e imprese, che devono consumare da una parte e investire dall’altra”. Uno scenario alternativo, continua l’esperto, potrebbe essere di un ulteriore rinvio dei dazi ad agosto o settembre. “Entrambi hanno bisogno di un’intesa”, sottolinea.
Wall Street è al picco di ottimismo?
Intanto, il mercato azionario americano ha archiviato il mese di maggio con un rialzo di oltre il 6%. Da inizio anno Wall Street è attualmente in attivo. Ma c’è chi si domanda se la ripresa intravista sui listini a stelle e strisce possa sgonfiarsi durante l’estate, considerando che il potenziale di buone notizie sui dazi potrebbe già riflettersi negli attuali corsi azionari. “I mercati hanno ampiamente scontato l’idea che le tariffe non sarebbero state così negative come si temeva”, sostiene Steve Sosnick, chief strategist di Interactive Brokers, intercettato da Morningstar. Secondo Sosnick, nel breve termine “è più probabile che il mercato si muova e i rischi sono probabilmente più al ribasso a causa di quanto siamo arrivati lontano e della velocità con cui si sono mossi i listini”.
Diversamente dalle attese, la notizia della Court of international trade che ha dichiarato nulli i dazi mondiali annunciati da Trump durante il cosiddetto “Liberation Day” non ha innescato un rimbalzo dei listini statunitensi. Nella seduta immediatamente successiva alla sentenza, Wall Street è salita di appena lo 0,4%. “La reazione poco brillante mi dice che l’ottimismo era già stato prezzato dal mercato”, dichiara Sosnick. Per Dan Kemp, chief research and investment officer di Morningstar, sembrerebbe tra l’altro che gli investitori “siano sempre più indifferenti agli annunci commerciali della Casa Bianca, nella convinzione che saranno successivamente ritirati in caso di calo dei prezzi degli asset”.
Dazi: l’effetto sui mercati in estate
Secondo gli strategist contattati da Morningstar, il rally del mercato potrebbe dunque perdere forza durante l’estate, almeno fino a quando l’incertezza sui dazi continuerà ad aleggiare sui listini. “Da considerare che siamo ancora in un momento di grande polarizzazione dei rendimenti, non solo sul Nasdaq ma anche sull’S&P 500”, aggiunge Calef. “A muovere Wall Street sono una manciata di titoli. E al momento non è chiaro se il matrimonio tra le big tech e Donald Trump si prenderà una pausa di riflessione o sarà ancora rose e fiori”, dichiara il country head. “Quello che è certo è che probabilmente il mercato ha prezzato più notizie positive che negative, perché le valutazioni restano importanti”, aggiunge l’esperto.
Secondo Calef, il rischio di un ribasso del mercato azionario americano resta infine evidente. “Sappiamo tra l’altro che l’estate non è mai un momento propizio per i mercati, perché è un momento in cui tendenzialmente si consolidano i risultati finora raggiunti”, afferma l’esperto. “Se si osserva questo scenario nel contesto di un portafoglio diversificato, è tutto sommato un aspetto positivo. Ma poi bisogna vedere quanto è sbilanciato sui titoli growth e quanto sui titoli value, sia sugli Usa che sull’Europa”, conclude Calef.