La data ufficiale di lancio sarà estiva: nel terzo trimestre 2024 Lombard Odier Investment Managers presenterà – sulla sua piattaforma dedicata agli alternativi – il suo nuovo maxi fondo. A crearlo, cinque asset manager in uscita da Credit Suisse. La notizia ha rapidamente fatto il giro del mondo in seguito alle indiscrezioni raccolte da Bloomberg grazie a una persona informata dei fatti.
Il fondo della piattaforma Alternative 1798 si baserà su una mescolanza di strategie discrezionali e sistematiche.
Ma chi sono i gestori di portafoglio che si apprestano lasciare la banca svizzera ormai del gruppo Ubs?
Innazitutto, Valentin Petrescou, attuale responsabile delle strategie globali e non vincolate del reddito fisso di Credit Suisse. L’asset manager era entrato a far parte del Credit Suisse nel 2019; in precedenza aveva anche lavorato presso la stessa banca ricoprendo la posizione di trader di derivati. Gli altri professionisti che hanno rasseganto le dimissioni per andare a creare il nuovo fondo sono Didier Anthamatten, Jeremy Gatto, Maximilian Witschel e Philipp Mueller. Nessuno dei soggetti interessati ha voluto rilasciare commenti sull’indiscrezione.
I motivi dell’addio a Credit Suisse in favore di Lombard Odier
La dipartita dei cinque talenti della gestione finanziaria si inserisce in un contesto non facile per il
Credit Suisse, che ha dovuto affrontare un’ondata cospicua di dimissioni del personale successivamente all’acquisizione “salvifica” da parte dell’ex rivale Ubs lo scorso anno. Del resto quest’ultima non aveva fatto mistero che l’integrazione sarebbe stata lunga e complessa, aggiungendo altresì che si sarebbe proceduto a tagliare costi per l’equivalente di diversi miliardi di dollari per dirimere le questioni e le responsabilità legali di Credit Suisse.
Le sfide del nuovo maxi fondo globale creato dagli ex gestori Credit Suisse
Stando a quanto emerso, il nuovo fondo macro sarà concepito come fondo Ucits e offrirà agli investitori rimborsi più frequenti. Caratteristica che dovrebbe risultare allettante per gli investitori, posto che i fondi macro generalmente negli ultimi 24 mesi hanno dovuto affrontare diverse turbolenze anche a causa delle oscillazioni dei tassi provocate dall’incertezza della politica monetaria, e, ultimamente, della situazione geopolitica.