Dopo il cambio di nome, lo scorso novembre, Credem Euromobiliare Private Banking, la nuova realtà del gruppo Credem dedicata ai grandi patrimoni può ufficialmente operare contando sulla sua squadra al completo, che ora comprende le forze del precedente private banking di Credem – che sono confluite nella nuova unità. L’autorizzazione dell’Autorità di vigilanza è arrivata nei tempi previsti e, ha fatto sapere una nota ufficiale del gruppo emiliano, lo scorso 18 febbraio è stato perfezionato il completamento nel percorso di creazione della banca private targata Credem annunciato lo scorso luglio.
Al termine di questa operazione Credem Euromobiliare Private Banking può contare su masse complessive (tra raccolta gestita, amministrata, diretta ed impieghi) pari a 39,2 miliardi di euro e 679 professionisti (dati a fine 2022).
La nuova realtà, guidata dal direttore generale Matteo Benetti, sarà specializzata nella gestione delle esigenze patrimoniali di una clientela di fascia elevata, contraddistinta da esigenze più sofisticate di personalizzazione e tutela del patrimonio a 360 gradi. Strutture che richiedono, solitamente, figure formate appositamente per rispondere ai bisogni di questa tipologia di clientela. Il rafforzamento delle attività di wealth management e private banking sono state definite, nell’ambito dell’ultima presesentazione dei risultati 2022 come alcune delle priorità della gestione di quest’anno.
Gli obiettivi della nuova struttura dedicata al private banking
Secondo quanto afferma il gruppo in un comunicato Credem Euromobiliare Private Banking nasce con l’obiettivo di aumentare il livello di specializzazione e di focalizzazione del servizio rivolto ai grandi patrimoni. Per riuscirci, la banca annuncia “importanti investimenti in innovazione e tecnologia” con l’obiettivo di “rafforzare il posizionamento nell’ambito della consulenza sempre più estesa e rivolta al patrimonio complessivo del cliente. Molto importanti in tale direzione saranno le sinergie con le società prodotto del gruppo in particolare nell’ambito dei mutui, del leasing, del factoring, dei servizi fiduciari e del comparto assicurativo”.
“Così si conclude un percorso avviato più di due anni fa con la nascita del Polo di Private Banking diventato oggi la private bank del nostro Gruppo. Non si tratta di un punto di arrivo, ma di un punto di partenza”, ha commentato il dg Benetti, “ora inizia la parte più bella del viaggio intrapreso allora: garantire ai nostri clienti un modello di servizio e un’offerta prodotti e servizi sempre più distintivi, un’experience memorabile su tutti i canali di contatto e una relazione consulenziale rafforzata dalla forza combinata della professionalità dei nostri banker e della potenza delle nostre piattaforme”.