Una crescita organica talmente forte da essere paragonabile all’acquisizione di una sgr: è accaduto al presidio di wealth management di Intesa Sanpaolo nel 2024. Ne ha parlato il 12 marzo 2025 Tommaso Corcos, capo del Wealth Management Divisions del gruppo guidato da Carlo Messina, in una intervista al Sole 24 Ore: «È come se in un solo anno, pur senza fare acquisizioni ma crescendo in maniera organica, avessimo acquisito una delle principali società di gestione del risparmio». Una puntualizzazione che mira a chiarire, una volta di più, che Ca’ de Sass al momento «non necessita di operazioni straordinarie nel mondo dell’asset management, ma anzi può concentrarsi sullo sviluppo interno».
I numeri “da operazione straordinaria” del wealth di Intesa Sanpaolo
Qualche numero. Nel corso del 2024, il gruppo bancario ha registrato un incremento delle attività finanziarie della clientela pari a 77 miliardi di euro. La cifra approssima la consistenza delle masse del “quinto gruppo italiano del risparmio” (dati Assoreti). Risparmio gestito e assicurativo dal canto loro sono cresciuti di oltre 36 miliardi. In particolare, l’aumento della raccolta assicurativa che sfiora i 5 miliardi è paragonabile “a un piccolo gruppo assicurativo”. Numeri che sostengono l’entusiasmo della divisione unitaria wealth di Intesa Sanpaolo: «Per fare scala non serve necessariamente guardare allo sviluppo per linee esterne» dichiara Corcos. «Abbiamo appena iniziato a mettere a terra le sinergie relative alla riorganizzazione interna nella divisione costruita otto mesi fa e sono convinto che ci sia ancora un ampio margine per estrarre tutto il valore intrinseco nel corso del prossimo biennio».
Questa “sinergia interna” è destinata a proseguire. «Stiamo lavorando per mettere insieme le fabbriche con l’obiettivo di creare prodotti che possano essere venduti in maniera trasversale a tutta la clientela, pur seguendo un approccio sartoriale a seconda del segmento di interesse». E per il 2025 il banchiere si attende flussi di raccolta netta nel in linea con il 2024. In particolare, si prevedono nel corso dell’anno «flussi di raccolta positivi dei prodotti assicurativi, in particolare unit linked, che ci consentiranno di generare una overperformance». Le sinergie derivanti dalla riorganizzazione interna di asset management, private banking e insurance (tutti facenti capo alla struttura di wm, creata otto mesi fa) hanno ancora ampio spazio per «estrarre tutto il loro valore intrinseco nel corso del prossimo biennio».
Sinergie e ottimizzazione per crescere ancora
Il presidio unitario di wealth management di Intesa Sanpaolo sta facendo leva sull’ottimizzazione dell’operatività delle fabbriche prodotto e delle attività di gestione collettiva e patrimoniale. Eurizon in particolare si muove per diventare la piattaforma di riferimento per i fondi italiani, nonché l’hub per Banca dei Territori e per la divisione International Banks. Resta infatti la società di asset management per lo sviluppo extra captive, in Italia e all’estero.
Le prospettive del wealth management di Intesa Sanpaolo per il 2025
Un peso importante nella determinazione di questi risultati lo hanno avuto le commissioni, cresciute del 9% nel 2024. Le stesse hanno poi decisamente accelerato nel quarto trimestre 2024, portandosi a un rispettabile +14%. Tommaso Corcos ravvisa un trend che «dovrebbe essere confermato in maniera analoga nel 2025, pur in un contesto di mercato che appare volatile». Molto ci si attende alla divisione private banking, che è cresciuta del 16% nella consulenza a pagamento nello scorso anno. Gli obiettivi di crescita in questo caso sono «a doppia cifra anche per il 2025». Si vedrà se già il primo trimestre 2025 rispetterà le proiezioni del primo gruppo bancario italiano.
Con un risultato netto di 8,7 miliardi di euro (+12% sul 2023), il 2024 è stato il miglior anno di sempre per Intesa Sanpaolo, ponendone la redditività ai vertici di settore. Le cifre conducono a una previsione di utile netto per il 2025 migliorata a oltre 9 miliardi di euro.