Polizze vita e rendimenti: i numeri di una 'crisi' annunciata

Alberto Battaglia
29.8.2023
Tempo di lettura: 3'
Con l'aumento repentino dei tassi e dell'inflazione le polizze vita di ramo I hanno improvvisamente perso appeal

L'anno scorso il Btp decennale ha reso mediamente il 3,6% contro l'1,4% del contratto di ramo I medio, ha ricostruito Excellence Consulting sui dati Ivass

Se la tendenza sulla raccolta netta delle polizze vita rimanesse quella degli ultimi nove anni, andrebbe incontro a un rapido declino

Il fenomeno, però, potrebbe arrestarsi o addirittura invertirsi quando la Bce tornerà ad abbassare i tassi

La raccolta netta delle polizze vita si riduce da anni, non è un fenomeno motivato esclusivamente dalla recente ripresa dei rendimenti dei Btp e delle altre obbligazioni a lungo termine in grado di fare concorrenza alle gestioni separate (ramo I). Secondo i dati dell'Ivass, la differenza fra i premi incassati e gli oneri relativi ai sinistri di tutti i rami vita, ha raggiunto il suo picco nel 2014 con un saldo positivo di 45.941 milioni, andando incontro, negli anni successivi, a una decrescita incostante ma comunque evidente. Nel 2022, però, il tonfo è stato particolarmente forte: la raccolta netta dei rami vita è scesa a 15.430 milioni di euro, quasi la metà rispetto all'anno precedente. Considerando l'intero periodo compreso fra il 2014 e il 2022 il calo composto è stato del 12,8% ogni anno. Secondo una simulazione di Excellence Consulting realizzata per Affari & Finanza, la prosecuzione dei trend degli ultimi anni sull'andamento dei premi e degli oneri ridurrebbe ulteriormente la raccolta netta delle polizze vita a 11.588 milioni di euro nel 2023 e ad appena 7.733 milioni nel 2024. 


Polizze vita, gli ultimi dati su premi e riscatti

Gli ultimi dati pubblicati dall'Associazione nazionale delle imprese assicurative (Ania) sulla raccolta dei nuovi premi assicurativi, che non tiene in considerazione l'andamento degli oneri, si è ridotta del 6,8% nel primo semestre dell'anno, per le imprese italiane e extra Ue. 


Il calo è dovuto soprattutto al -43,4% registrato dalle polizze unit-linked di ramo III, che non prevedono la garanzia del capitale e il cui rendimento è collegato a quello di un fondo. Le polizze di ramo I, nonostante la raccolta in crescita da inizio anno, con un rialzo del 14,2% nei primi sei mesi, sono state colpite da crescenti richieste di riscatto. 


Btp contro polizze vita, niente di personale: è una questione di rendimento

L'aumento dei riscatti sulle polizze vita, cominciato nel settembre del 2022, è coinciso con il deciso rialzo dei rendimenti dei Btp che hanno di gran lunga superato quello offerto dalla media delle gestioni separate esistenti. L'anno scorso il Btp decennale ha reso mediamente il 3,6% contro l'1,4% del contratto di ramo I medio, ha ricostruito Excellence sui dati Ivass. Da almeno il 2016 il rendimento del decennale italiano non si era mai discostato così tanto dal rendimento medio delle gestioni separate, un'anomalia dovuta alla rapida successione di rialzi dei tassi che la Bce ha eseguito a partire dal luglio 2022. 


Dal momento che all'interno delle polizze vita di ramo I ci sono prevalentemente titoli di Stato, gradualmente i portafogli sottostanti si adegueranno ai nuovi rendimenti assottigliando così l'attuale divario fra il rendimento di mercato del Btp e quello delle polizze. “Tutte le compagnie stanno cercando di far partire nuovi fondi interni per approfittare dei nuovi rendimenti di mercato e poter costruire prodotti competitivi per i clienti”, ha confermato a We Wealth il ceo di Excellence Consulting, Maurizio Primanni


L'effetto Eurovita, ancora da osservare appieno nei dati

Oltre alla concorrenza del Btp, che da sola era bastata ad innescare i riscatti dalle polizze vita, si è aggiunta per mesi la “macchia” di Eurovita, la prima compagnia assicurativa italiana mai finita in amministrazione straordinaria, per aver gravemente sovrastimato le proprie riserve e il proprio livello di solvibilità. 


Al momento i dati sui riscatti pubblicati dall'Ania, si fermano al primo trimestre e non sono di mostrare pienamente l'impatto del caso Eurovita sull'andamento dei riscatti. In ogni caso, nel marzo 2023 il rapporto fra riscatti e riserve era più che raddoppiato rispetto all'agosto 2022, arrivando all'1,12%.


Una possibile inversione di tendenza?

Se le scommesse degli investitori obbligazionari si riveleranno corrette, i rendimenti delle obbligazioni potrebbero ora essere vicini al picco e, in ottica di lungo periodo, avere più possibilità di andare incontro a una riduzione. Se questo dovesse verificarsi, la differenza fra i rendimenti offerti dalle polizze vita di ramo I e quelli del Btp sarebbe destinata ad assottigliarsi. La domanda è, ovviamente, sul quando questo fenomeno si verificherà. Parte della risposta dipenderà dall'andamento dell'inflazione dell'Area euro e dalle conseguenti decisioni della Bce. Difficilmente, però, l'Eurotower tornerà ad abbassare i tassi prima del 2024 inoltrato. 


LE OPPORTUNITÀ PER TE. In quali casi una polizza vita conviene come forma di puro investimento? Quali sono le alternative alle polizze vita? Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi. TROVA IL TUO ADVISOR

Responsabile per l'area macroeonomica e assicurativa. Giornalista professionista, è laureato in Linguaggi dei media e diplomato in Giornalismo all'Università Cattolica

Cosa vorresti fare?