Il 50,8% dei pensionati intervistati ha supportato economicamente la propria famiglia in questi mesi
Il 15,3% ha dichiarato di aver ceduto abbastanza spesso una parte della pensione per sostenere i familiari
Questo il quadro dipinto dal report: “L’emergenza covid-19, primi sintomi di impatto sociale e prospettive nel nuovo periodo” , pubblicato dall’Associazione 50&Piu?, aderente a Confcommercio con oltre 330.000 iscritti su tutto il territorio nazionale, realizzata in collaborazione con l’istituto di ricerche di mercato Format research srl.
“La silver economy ha un effetto importante sull’economia italiana e in periodi di profonda crisi, come quello che stiamo vivendo, costituisce anche un importante supporto per molte famiglie. Sono i nonni e gli over 60, infatti, che sempre piu? spesso compensano le difficolta? economiche dei singoli nuclei, aiutando figli e nipoti” dichiara Gabriele Sampaolo, Segretario generale dell’associazione 50&Piu?.
Il potere economico dei pensionati si mostra dunque essere un pilastro fondamentale per l’economia famigliare, dato che il 2,8% degli intervistati ha perso il lavoro e il 30,7% si e? visto ridurre l’orario lavorativo e il reddito percepito. Una situazione piu? felice, invece, per i pensionati che solo nel 3,7% dei casi hanno subito una riduzione della pensione. A questi dati si aggiungono anche le previsioni fosche da parte di alcuni intervistati. Il 70,2% crede infatti che l’Italia, nei prossimi tre anni, diventera? un paese fortemente impoverito e con scarse prospettive di crescita per il futuro. Una tendenza che vede schierarsi dalla parte opposta un piu? esiguo 29,8% secondo cui il Paese avra? ottime prospettive per coloro che intenderanno investire e innovare.
Il report ha poi anche indagato le preoccupazioni e le risorse che gli italiani vorrebbero investire in futuro. Il 73,7% ha dichiarato di essere maggiormente preoccupato per il benessere della propria famiglia nell’arco dei prossimi tre anni, facendo seguire il lavoro, la salute e le relazioni sociali. Inoltre, il 71% si dice disposto a impiegare tempo e risorse alla cura dei cari e nel 51,8% dei casi ritiene che il nucleo familiare sia il primo valore su cui investire per assicurare la coesione sociale tra i cittadini.
“La pandemia, con i suoi effetti e i suoi risvolti, ci ha portato a riconsiderare il valore delle relazioni e degli assetti con cui fino ad oggi abbiamo organizzato le nostre vite. Con l’isolamento, le interazioni sociali ridotte, lo smart working e la didattica a distanza, ci siamo trovati ad affrontare un rallentamento dei ritmi che ci ha permesso di riscoprire, nella maggior parte dei casi, la famiglia, il benessere dei nostri cari e una dimensione affettiva piu? intima”, conclude Anna Maria Melloni, direttrice del Centro studi 50&Piu?