- La mossa di Berkshire Hathaway era stata annunciata nella lettera annuale di Warren Buffett ai soci del mese scorso
- Buffett ha dichiarato che intende detenere le partecipazioni per “molti decenni”, elogiando le società nipponiche per la loro somiglianza con Berkshire Hathaway
Warren Buffett scommette sul Giappone. L’oracolo di Omaha ha aumentato la partecipazione della sua Berkshire Hathaway in cinque dei maggiori conglomerati giapponesi quotati in Borsa: Mitsubishi, Marubeni, Mitsui, Itochu e Sumitomo. La mossa era stata annunciata nella sua lettera annuale ai soci del mese scorso: il guru 94enne aveva dichiarato che la sua “ammirazione” per le società commerciali “è costantemente cresciuta”, svelando l’intenzione di aumentare la proprietà nelle azioni nipponiche, in particolare nelle case di trading. La notizia è stata accolta positivamente dalla Borsa di Tokyo, che lunedì ha archiviato la terza seduta consecutiva di recupero: il Nikkei ha chiuso le contrattazioni in rialzo dell’1,2% toccando quota 37.845,42 punti, mentre il Topix ha guadagnato l’1,29% a 2.783,56 punti.
Berkshire Hathaway punta sul Giappone
Analizzando i documenti depositati da Berkshire Hathaway e pubblicati dalla Financial services agency of Japan (l’autorità di vigilanza giapponese, ndr), le quote del gruppo capeggiato da Buffett salgono dal 8,31% al 9,67% in Mitsubishi, dall’8,3% al 9,3% in Marubeni, dall’8,09% al 9,82% in Mitsui, dal 7,47% all’8,53% in Itochu e infine dall’8,23% al 9,29% in Sumitomo. L’amministratore delegato ha alzato il velo sugli investimenti del conglomerato nelle società commerciali giapponesi nel 2020, in occasione del suo 90° compleanno. Nel 2023 si recò tra l’altro in Giappone con il suo successore designato, Greg Abel, incontrando i dirigenti delle società nipponiche. Ha dichiarato che intende detenere le partecipazioni per “molti decenni”, elogiando le realtà nel mirino per la loro somiglianza con Berkshire Hathaway, che ha iniziato come azienda produttrice di tessuti (la “Berkshire Cotton”) prima di diventare un tentacolare conglomerato finanziario.
Secondo quanto indicato da Buffett nella lettera ai soci, alla fine dello scorso anno il valore di mercato delle partecipazioni giapponesi di Berkshire Hathaway aveva toccato i 23,5 miliardi di dollari. Thanh Ha Pham, analista di Jefferies intercettato dal Financial Times, ha dichiarato che esaminerà le politiche di remunerazione degli azionisti delle società di trading nipponiche quando annunceranno i risultati annuali. Ma ha avvertito che l’impatto positivo delle mosse di Buffett sarà ostacolato da una serie di fattori, tra cui il calo dei prezzi delle materie prime, gli elevati tassi di interesse e l’impatto dell’inflazione sulla spesa dei consumatori in Giappone.
Warren Buffett, liquidità alle stelle
Intanto, la liquidità di Berkshire Hathaway è recentemente salita alle stelle. Il conglomerato di Buffett ha raggiunto infatti la cifra record di 334,2 miliardi di dollari nel 2024, a fronte dei 167,6 miliardi dell’anno precedente. In 12 mesi l’oracolo di Omaha ha venduto azioni per oltre 134 miliardi di dollari, in gran parte riducendo le dimensioni delle due maggiori quote di Berkshire Hathaway, Apple e Bank of America. Le principali partecipazioni del conglomerato di Buffett sono attualmente la stessa Apple (28,1% del portafoglio totale), American Express (16,8%) e Bank of America (11,2%), seguite da Coca-Cola (9,3%), Chevron (6,5%) e Occidental Petroleum (4,9%). Come approfondito precedentemente da We Wealth, nel mese di dicembre il 94enne e il suo team avevano invece aumentato le partecipazioni di Berkshire Hathaway in Occidental Petroleum, Sirius Xm e VeriSign.