- Come ricordato da Susan Dziubinski, investment specialist di Morningstar, Berkshire Hathaway possiede circa il 28% delle azioni di Occidental Petroleum
- Nel cerchio dei titoli su cui Buffett e il suo team hanno scommesso alla fine dello scorso anno c’è anche VeriSign
Tre titoli nel mirino di Warren Buffett. Stando a quanto risulta a Morningstar, nel mese di dicembre l’oracolo di Omaha e il suo team hanno aumentato la partecipazione di Berkshire Hathaway in Occidental Petroleum, Sirius Xm e VeriSign. Il tutto mentre il guru, al decimo posto tra i più ricchi al mondo secondo il Bloomberg Billionaires Index grazie a un patrimonio da 144 miliardi di dollari, prepara il suo successore: suo figlio Howard Buffett (anche denominato Howie) diventerà infatti presidente non esecutivo della holding, che vale circa 1.000 miliardi di dollari.
I titoli su cui scommette Warren Buffett ora
Come ricordato da Susan Dziubinski, investment specialist di Morningstar, Berkshire Hathaway possiede circa il 28% delle azioni di Occidental Petroleum. La compagnia statunitense impegnata nell’esplorazione e nella produzione di petrolio e gas naturale ha archiviato il 2024 con un calo del 16% in Borsa. A incidere sul titolo, secondo Dziubinski, sarebbero state le “preoccupazioni sul fronte dell’offerta che hanno messo sotto pressione i prezzi del petrolio”. Rischi, quelli relativi all’eccesso di offerta di oro nero, che persisterebbero ancora oggi. Nonostante ciò, secondo la società di rating le azioni del colosso sono attualmente sottovalutate e varrebbero 62 dollari.
Altro caso quello di Sirius Xm, azienda americana di broadcasting con sede a Midtown Manhattan (New York City) che fornisce servizi radio satellitari e web radio negli Stati Uniti. Il conglomerato di Buffett possiede oltre un terzo della società. Negli scorsi mesi Morningstar ha rivisto al ribasso il suo rating. “Il declassamento riflette la nostra opinione che Sirius Xm stia affrontando una maggiore concorrenza da parte dei servizi di streaming musicale, che consentono agli utenti di imitare l’esperienza della società a bordo dei veicoli senza la necessità di tecnologia satellitare o di radio personalizzate”, spiega Dziubinski. Eppure, per la società di rating anche le azioni di Sirius Xm sono sottovalutate e varrebbero 30 dollari l’una.
Il cerchio dei titoli su cui Buffett e il suo team hanno scommesso alla fine dello scorso anno si chiude con VeriSign, di cui la Berkshire Hathaway detiene il 13%. La società con sede a Reston, in Virginia, offre servizi di registrazione di nomi di dominio e servizio di manutenzione dell’infrastruttura. È l’unico registro autorizzato per diversi domini generici di primo livello – come .com e .net – essenziali per il funzionamento di internet. Pur apprezzando l’azienda, Morningstar ritiene che gli investitori dovrebbero “attendere un maggior margine di sicurezza prima di acquistare” il titolo, precisa Dziubinski. La società di rating assegna all’azione una stima di fair value (il prezzo teorico al quale dovrebbe essere scambiata) di 195 dollari.
Howard Buffett: chi è il successore del guru
Intanto, come anticipato in apertura, Buffett ha scelto suo figlio Howard Buffett come suo successore nelle vesti di presidente non esecutivo di Berkshire Hathaway. Secondo un articolo del Wall Street Journal diffuso da Milano Finanza, in quanto membro del consiglio della holding per oltre 30 anni, Howie è stato un attento osservatore delle trasformazioni dell’azienda nel corso del tempo. “Mi sento preparato per questo perché lui mi ha preparato”, le sue parole. “Sono tanti anni di grandi insegnamenti”. Anche la figlia di Buffett, Susie, siede nel consiglio dal 2021.
Greg Abel, imprenditore originario del Canada, assumerà invece il ruolo di amministratore delegato della Berkshire Hathaway. Sebbene abbia recentemente dichiarato di non aver ancora intenzione di fare un passo indietro, Buffett ha ragionato a lungo sul destino della holding. “Mi preoccupo di più del futuro di Berkshire dopo la mia morte che durante la mia vita. È la mia creazione”, ha dichiarato il guru. “Voglio un’azienda di successo, che appartenga agli azionisti. Ciò richiede anni di costruzione e potrebbe essere facilmente distrutto se finisse nelle mani di chi vuole smembrarla”.