Obiettivi centrati e superati per il gruppo Azimut, che nel mese di dicembre 2019 ha realizzato una raccolta netta positiva di 349 milioni, portando così la raccolta netta dell’intero anno a quota 4,6 miliardi.
A fine 2018, il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si è attestato a 59,1 miliardi, di cui 46 miliardi fanno riferimento alle masse gestite
Nello stesso periodo, il numero dei consulenti finanziari e dei wealth manager è arrivato a sfiorare la soglia delle 1.800 unità (esattamente 1.788).
“I flussi di dicembre, sostenuti in particolare dal dinamismo dei consulenti in Italia, hanno contributo per 350 milioni di euro principalmente costituiti da soluzioni di risparmio gestito. I risultati dell’anno appena concluso, con un fatturato tra 1 – 1,03 miliardi e un utile netto tra i 360 – 370 milioni, confermano la crescita costante delle attività internazionali del gruppo, con i mercati esteri che contribuiscono positivamente grazie a una maggiore diversificazione, e la forte capacità della nostra rete italiana con una raccolta netta, escludendo operazioni di acquisizione, cresciuta del 130% rispetto al 2018”, ha commentato il presidente del gruppo Pietro Giuliani.
Nei giorni scorsi, intanto, tre banche d’affari hanno migliorato il target price sulla società.
In seguito al miglioramento della stima sull’utile per azione per il 2020, Equita sim ha incrementato da 19,8 euro a 21,5 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia, Kepler Cheuvreux lo ha aumentato da 20 euro a 22 euro, mentre Banca Akros è stata ancora più ottimista e l’ha alzato da 20,5 euro a 26 euro.