Da 26,5 milioni di utili netti consolidati nel 2004 a 500 milioni di profitti netti previsti a fine 2024 e da 9 miliardi di masse nel 2004 a oltre 90 miliardi di patrimonio stimato per fine anno. È questo il bilancio dei primi 20 anni di Borsa del gruppo Azimut, che arrivò a Piazza Affari il 7 luglio di 20 anni fa.
Premiati gli azionisti che hanno mantenuto il titolo in portafoglio. Dall’Ipo a fine 2023, infatti il total return è stato del 1409%.
“Siamo nel 20esimo anno dalla quotazione di Azimut (e il 34° della sua esistenza) e anche nel 2023 abbiamo raggiunto gli obiettivi dichiarati a inizio anno. Ora annunciamo quelli per il 2024, che prevedono 500 milioni di euro di utile netto e oltre 7 miliardi di euro di nuova raccolta netta”, ha dichiarato il presidente Pietro Giuliani (in foto), commentando l’andamento della società nel 2023 e ringraziando tutti i colleghi che – soprattutto in un anno in cui in Italia l’industria del risparmio gestito ha visto flussi in uscita per oltre 50 miliardi di euro – hanno consentito ad Azimut, “con i suoi circa 7 miliardi di euro di raccolta netta realizzata in Italia e nei 18 paesi in cui opera, di portare il suo patrimonio totale oltre i 90 miliardi di euro (di cui circa la metà provenienti dall’estero)”.
I principali numeri del gruppo Azimut nell’intero 2023
In base ai risultati preliminari, Azimut prevede di chiudere il 2023 con un utile netto adjusted compreso tra 445 e 455 milioni, in linea con l’obiettivo fornito al mercato di 450 milioni.
Inoltre, nel mese di dicembre, il gruppo ha registrato una raccolta netta totale di 981 milioni, sostenuta positivamente anche dell’acquisizione rilevante dell’attività di consulenza finanziaria di Australian Unity che entra nel perimetro di Azimut Next Generation Advisory.
Con i dati di dicembre, la raccolta dell’intero 2023, nonostante la volatilità del mercato, sale a 6,9 miliardi, in linea con l’obiettivo di 6-8 miliardi per l’anno, di cui circa il 46% è stato indirizzato in prodotti gestiti.
A fine dicembre, poi, il patrimonio totale ha raggiunto il livello record di 90,9 miliardi (+15% dai 79 miliardi del 2022), con masse totali gestite che sono aumentate del 10%, a 60,6 miliardi, e masse totali amministrate che si sono attestate a 30,2 miliardi (+27%).
La crescita del segmento private market
Con un incremento del 25%, lo scorso anno il segmento private market ha registrato una forte crescita, con 1,5 miliardi di nuova raccolta, raggiungendo così 8,1 miliardi di AuM a fine dicembre 2023.
“Gli oltre 8 miliardi di euro di investimenti alternativi (private equity, private debt, venture capital, real assets e infrastrutture) effettuati in Italia e nel mondo direttamente o dalle nostre partecipate estere (Stati Uniti, Brasile, Turchia) costituiscono un’opportunità unica per i nostri clienti in termini di ampiezza di gamma prodotti e soprattutto risultati”, ha commentato Giuliani.
Infatti, Azimut è arrivata attualmente a contare oltre 49.000 clienti investiti in questa asset class e a vantare una piattaforma diversificata con più di 70 prodotti tra private equity, private debt, venture capital, real asset e infrastrutture. E, i mercati privati rappresentano ora il 13,3% delle masse gestite, “un progresso significativo rispetto al 2019, quando questo segmento costituiva solo l’1% degli asset – spiega la società – Un risultato che proietta il gruppo verso l’obiettivo di raggiungere almeno il 15% entro la fine del 2024”.
Partnership Azimut – Unicredit
In merito all’accordo di partnership volto a potenziare le competenze di asset management di Unicredit, Azimut annuncia ora la realizzazione con successo della fase di allestimento operativo di Nova Investment Management. A partire dal 28 dicembre 2023, sono stati autorizzati 12 fondi Ucits – e altri verranno lanciati prossimo futuro – per la distribuzione non esclusiva attraverso la vasta rete di Unicredit, che attualmente serve più di 7 milioni di clienti in Italia.
Fintech e intelligenza artificiale (AI)
Il gruppo sfrutterà le applicazioni tecnologiche per la sua attività di gestione patrimoniale e lancerà diverse iniziative che sfrutteranno l’intelligenza artificiale (AI) per la costruzione di portafogli basati sugli obiettivi (Wealthype), l’elaborazione del linguaggio naturale per facilitare l’accesso al marketing dei prodotti e al materiale legale (Azimut Finder) e il Metaverso per creare una nuova piattaforma di relazione con i clienti (Metadvisor).
“Gli investimenti effettuati da molti anni nel fintech, in particolare nell’ambito della blockchain e dell’AI (intelligenza artificiale) consentiranno nei prossimi tre anni ai nostri consulenti finanziari e wealth manager di operare con strumenti all’avanguardia rispetto al mercato fornendo ai nostri clienti un servizio adeguato ai cambiamenti che il mondo intero sta affrontando”, ha concluso Giuliani.