Come sono andate le più importanti aste di marzo 2025? Gli incanti di questa primavera, come sempre ospitati dalla capitale inglese, non hanno fatto che confermare il calo nelle vendite delle case d’asta e il minore interesse dei compratori per gli acquisti sul mercato secondario. Hanno fatto eccezione i pezzi “fresh-to-the-market”, ovvero quelli raramente proposti in sala, che uniti a un buon rapporto qualità prezzo sono riusciti a solleticare i collezionisti più attenti.Â
Le aste di marzo 2025 a Londra: Christie’s tra Magritte, de Lempicka e i record di Delvaux
Il 5 marzo Christie’s ha chiuso il combinato delle sue due aste londinesi – la 20/21st Century: London Evening Sale e la The Art of the Surreal Evening Sale – con un totale di 130,2 milioni di pound (rispettivamente 82.1 milioni per la prima e 48 milioni la seconda) e 76 lotti proposti. Per quanto l’introito sia stato celebrato come un buon risultato, comparato ai 196,7 milioni di pound del 2024 il trend risulta essere comunque in calo.
Cerchiamo però di capire cosa è stato apprezzato – al di là dei lotti “nuovi in asta” arrivati da Christie’s al 61% del totale – nell’ambito più generale di una tendenza negativa già evidenziata lo scorso anno. Il top lot della stagione di Christie’s è stato La reconnaissance infinie (1933) di René Magritte, quotato tra i 6 e i 9 milioni di pound (la stima più alta della serata) e venduto per 10,3 milioni.

Sotto le aspettative è stata invece la vendita di Portrait du Docteur Boucard (1928), quadro di Tamara de Lempicka scomparso dal mercato per quarant’anni (il record d’asta dell’artista è fermo ai 16,3 milioni di pound di Portrait de Marjorie Ferry del 1932, venduto da Christie’s nel 2020).
È stato buono invece il risultato dei tre dipinti di Delvaux: Nuit de Noël (1956), La ville endormie (1938) e Les belles de nuit (1936).Il dipinto La ville endormie, venduto per 6,1 milioni di pound, ha segnato il secondo prezzo più alto per un’opera dell’artista.Â
Sotheby’s guidata da Yoshimoto Nara
Poco distante, la sera del 4 marzo Sotheby’s ha scaldato tiepidamente la sede New Bond Street con la Modern & Contemporary Evening Auction composta da 38 lotti – di cui il 50% mai offerti agli incanti – per intenditori. Anche in questo caso il risultato non è stato quello sperato: se il martelletto si è fermato nel 2025 a 92,5 milioni pound con il 90% dei lotti venduti, nel 2024 la cifra finale era di 126,5 milioni (e ancora più alta quella del 2023, con ben 172,6 milioni di pound). L’opera più cara acquistata in sala è stata Cosmic Eyes (in the Milky Lake) (2005) dell’artista appartenente alla pop art giapponese Yoshimoto Nara, battuta per 9 milioni di pound (contro una stima d’asta compresa tra i 6 e gli 8 milioni) dopo dieci minuti di bidding.

La sala ha segnato anche il record d’asta per Lisa Brice, artista sudafricana sponsorizzata dalla galleria Thaddaeus Ropac. L’opera After Embah (2018) è stata comprata per 5,4 milioni di pound (la stima alta era di 1,5 milioni), battendo il precedente record segnato sempre da Sotheby’s nel 2021. Buona è stata anche la vendita di Buste de femme (1953) di Pablo Picasso, acquistato per 4,3 milioni di pound da un collezionista asiatico dopo 40 anni di assenza dal mercato, e Sacco e Nero 3 (1955) di Alberto Burri, battuto per 4,9 milioni di pound (contro una stima d’asta alta di 3,5 milioni).Â
Phillips in controtendenza con un risultato positivo
Il 6 marzo è stata infine la serata di Phillips con la Modern & Contemporary Art Evening Sale. L’asta, tenutasi nella sede di Berkeley Square, ha totalizzato 15,3 milioni di pound con un totale di 29 lotti offerti (di cui 26 effettivamente aggiudicati). Quello di Phillips è l’unico caso in cui la tendenza discendente è stata in parte invertita. Lo scorso anno, infatti, la stessa asta aveva raccolto 13,6 milioni di pound, circa due in meno rispetto al 2025. Sembra che anche in questo caso la chiave siano stati i lotti mai offerti sul mercato, il 75% del totale.

Il record della serata è stato segnato da Canada II (1975) di Joan Mitchell, battuto per 2,7 milioni di pound (risultato che rimane al di sotto della stima minima d’asta fissata a 3 milioni), seguito poi da Pattya (1984) di Jean-Michel Basquiat, battuto per 1,6 milioni di pound e Lester’s Sister (My Brain) (2000) di Christopher Wool, acquistato per 1,3 milioni di pound.Â