- Luigi Conte inizia il suo secondo mandato nelle vesti di presidente di Anasf con 15 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto
- Conte: “La nostra categoria si presenta presso i cittadini e le imprese italiane come una categoria unita e competente”
Vince la linea della continuità: Luigi Conte brinda ufficialmente al suo secondo mandato come presidente di Anasf con 15 voti favorevoli, nove contrari e un astenuto (lo stesso Conte). L’assenza di unanimità “non è altro che l’onda lunga di una campagna elettorale molto complessa e anche un po’ divisiva”, le parole del presidente in occasione della conferenza stampa di chiusura del XII congresso nazionale dell’associazione. “È chiaro che i motivi di questa divisione possano essere ricondotti a una legislatura partita da un contesto complesso: nel 2020 non si parlava di futuro e, nonostante questo, siamo stati in grado di distinguerci per resilienza. Abbiamo introdotto dei cambiamenti importanti. E, a volte, il cambiamento può far paura. L’auspicio è che si riprenda il dialogo nella speranza di lasciare una traccia ancora più marcata nel futuro che ci attende”, dichiara il presidente.
Tra i fattori che hanno condotto alla spaccatura, Conte ricorda il riconoscimento da parte della Prefettura di Milano della personalità giuridica dell’associazione. “È stata vista come un’ipotesi assolutamente fuori dalla portata di Anasf, come se fosse troppo piccola per essere grande. Credo che questa idea vada smentita anche in virtù del fatto che, con una certa linearità, quest’obiettivo è andato in porto”, osserva. Evidenziate anche divisioni rispetto all’adesione a Confesercenti. “Si tratta di un accordo che ritrova interessi comuni in organizzazioni che, nel tessuto socio-economico italiano, possono proporre insieme iniziative a vantaggio dei cittadini. Non ci sono vincoli: se un consulente finanziario intende iscriversi anche a Confesercenti, può farlo pagando una quota associativa minima”, precisa Conte. Interrogato su eventuali dubbi in merito a un ingresso di Anasf in Confesercenti, il presidente lo ha definito “tecnicamente impossibile”, ribadendo la sola cooperazione tra le due realtà.
Anasf, Conte: “38 mozioni votate all’unanimità”
I lavori congressuali hanno condotto intanto all’approvazione di 38 mozioni “sostanzialmente all’unanimità”, racconta Conte. “Mi sono sentito dire che il voto contrario è rappresentativo di un’ipotesi di dialogo. Mi accingo ad approfondire questo tema. Nel frattempo, abbiamo il diritto-dovere di governare quest’associazione. Riteniamo che ciò che è stato fatto è un’ottima base di partenza e cercheremo di dare soddisfazione all’elettorato nel suo complesso: circa 7.300 colleghi e colleghe che hanno voluto portarci in quest’assise per affidarci il compito di condurre l’associazione nei prossimi quattro anni”, dice il presidente. Analizzando le mozioni nel dettaglio, si tratta di quattro mozioni sui giovani, due sulle donne, due sul welfare (di cui una dedicata alla natalità), quattro sui rapporti con le istituzioni, una sui rapporti con le università, 10 sull’organizzazione interna ed esterna di Anasf, tre sui nuovi soci, sei sulla comunicazione, una sulla consulenza, tre sull’educazione finanziaria e due sulla formazione dei consulenti.
Gli obiettivi di Anasf sul fronte della parità di genere
Focalizzandosi sulla formazione, Conte ha ricordato l’obiettivo di sviluppare entro fine novembre un hub dedicato ai consulenti, anche definito come “un grande contenitore in cui cercare l’elemento formativo che interessa”. Sottolineata l’intenzione di ampliare il Centro studi & ricerche dell’associazione, restituendo “dignità a tale divisione”. Sul fronte della parità di genere, si propone di realizzare un progetto dedicato all’educazione finanziaria femminile al fine di favorirne l’indipendenza economica e migliorarne la condizione sociale. Citato inoltre un potenziamento della sezione “Anasf giovani”, la possibile creazione di un’analoga sezione “Anasf silver” e la costituzione di una Commissione consulta per la parità di genere, presieduta in modo permanente dal responsabile dell’Area della parità di genere in seno al Comitato esecutivo.
I membri del nuovo Consiglio Nazionale
A eleggere il presidente Conte è stato il nuovo Consiglio Nazionale, di cui fanno parte: Attilio Ariano, Drago Biafore, Andrea Bonadei, Teresa Calabrese, Franco Colombo, Luigi Conte, Libero Del Pretaro, Marco Deroma, Paola Di Pietro, Nicola Florentino, Alma Foti, Gabriele Frigerio, Giuseppe Gambacorta, Luca Ghidini, Giuseppe Giannetto, Silvio Iacomino, Mario Martino, Giuliana Rapetta, Daniela Repele, Paola Riccioli, Ferruccio Riva, Paolo Rossi, Daniele Sardellitti, Andrea Seno e Elisabetta Trombatore. “Il nostro governo sarà un governo di unità”, conclude Conte. “Questo è e sarà un Consiglio Nazionale che ritengo potrà ripercorrere quanto di positivo fatto sino a oggi e determinare un passaggio strategico fondamentale. Nei prossimi anni l’incidenza normativa e il contesto europeo richiederanno di essere proattivi. Occorrerà dimostrare ancora una volta che i cambiamenti vanno vissuti da protagonisti, non subiti”.