- Luigi Conte apre i lavori del congresso nazionale ordinario di Anasf con una relazione sull’attività svolta dall’XI legislatura dal 2020 a oggi
- Conte: “Auspichiamo un cambio di prospettiva. Il che significa meno chiacchiere e più fatti, evitando un approccio ideologico. È un percorso impegnativo quello che ci aspetta”.
Entra nel vivo il dodicesimo congresso nazionale ordinario di Anasf, in programma fino al 19 novembre a Napoli all’Hotel Royal Continental. I lavori si sono aperti domenica con la relazione del presidente Luigi Conte: un’occasione per ripercorrere l’attività svolta dall’XI legislatura dal 2020 a oggi e analizzare i dossier aperti, in vista di quello che Conte definisce come “un cambio di prospettiva”.
L’attività svolta dall’XI legislatura Anasf
“Questa legislatura è iniziata nel 2020, in una fase in cui tutto sembrava per finire”, ricorda il presidente in apertura del suo intervento. “Una legislatura che ha provato a dare una svolta all’attività associativa, cambiando ciò che Anasf rappresenta all’esterno. Il nostro impegno ci ha visto governare questa macchina in svariate condizioni contestuali. Ora è il momento di ripartire”, esorta Conte, prima di rappresentare gli indirizzi perseguiti dall’associazione nel quadriennio 2020-2024 su diversi filoni: dall’educazione finanziaria all’evoluzione della professione fino allo statuto. “In termini di educazione finanziaria gli obiettivi raggiunti sono davvero tanti”, afferma Conte. “Ricordo nel 2023 il DDL Capitali e lo sforzo dell’associazione nel rappresentare la necessità che l’educazione finanziaria diventasse un insegnamento all’interno del sistema scolastico, per costruire cittadini consapevoli del futuro. Ma anche le linee guida per il riconoscimento di iniziative promosse e realizzate in Italia da soggetti esterni al Comitato Edufin del Mef”.
La lente cade poi sul progetto economic@mente, realizzato da Anasf in collaborazione con Progetica per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado. L’iniziativa, avviata nel 2009 e realizzata gratuitamente dall’associazione per l’innalzamento della cultura finanziaria dei risparmiatori, ha coinvolto ogni anno 5mila studenti. “Abbiamo incrementato anche le attività dell’iniziativa Panifica la mente e, come da mozione del 2020, la Commissione Consulta Anasf per l’educazione finanziaria è stata inserita nel Regolamento generale”. Passando agli obiettivi da realizzare, Conte cita ancora la necessità di rappresentare l’educazione finanziaria come materia curricolare, di rafforzare le iniziative – come il progetto orientato all’indipendenza economica delle donne – anche attraverso la collaborazione con Confesercenti e infine far sì che i consulenti finanziari possano formare i docenti scolastici.
L’evoluzione della professione: i dossier aperti
Dal punto di vista dell’evoluzione della professione, i dossier aperti riguardano invece principalmente sei aree d’azione. “Innanzitutto, operare direttamente nell’ambito della Retail investment strategy”, afferma Conte, intravedendo delle opportunità. “Poi, arrivare a una definizione univoca di consulente finanziario, favorire l’inserimento dei giovani nella professione, affrontare il nodo della digitalizzazione e dello sviluppo di nuovi prodotti finanziari e infine ampliare fortemente il Centro studi & ricerche di Anasf”. Riguardo invece alla tutela dei banker, il presidente inserisce tra gli obiettivi un supporto sugli Isa e sulle altre novità fiscali, un monitoraggio della riforma fiscale e dell’adozione di leggi e regolamenti attuativi e infine lo sviluppo di nuove convenzioni e servizi.
In materia di formazione, l’associazione punta entro fine novembre 2024 a sviluppare un hub dedicato ai consulenti, ovvero “una struttura aperta in cui cercare l’elemento formativo che interessa”, precisa Conte. Quanto al marketing, Conte racconta poi della necessità di innovare ConsulenTia, sviluppando un nuovo modello comunicativo che possa rispondere ai bisogni delle giovani generazioni e alla necessità di “dinamiche più smart”. Citato anche un potenziamento della comunicazione istituzionale, un utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare i servizi per i soci e una migliore distribuzione comunicativa territoriale. “Passando allo statuto, abbiamo fatto un passo fondamentale con il riconoscimento della personalità giuridica. Cercheremo inoltre di aumentare il volume d’affari dell’associazione perché riteniamo meriti una situazione patrimoniale ancora più importante per investire e dare valore alle nostre idee”, dichiara Conte.
Enasarco, Conte: “Mei? Faremo chiarezza”
Parlando delle varie relazioni istituzionali, Conte si sofferma in particolare su Enasarco. “Siamo arrivati alla presidenza con grande fatica”, ricorda. “Quest’avventura poteva finire in maniera non adeguata, ma non è stato così. Abbiamo assistito a una situazione tutt’altro che gradevole nei rapporti tra la presidenza uscente (quella di Alfonsino Mei) e il consiglio di amministrazione dell’assemblea di Enasarco. Molti mi hanno chiesto perché l’associazione non si è espressa chiaramente rispetto a quanto accaduto: perché quello che è accaduto, stava accadendo. L’associazione non ha mai assunto posizioni da curva, ma istituzionali e responsabili, rispetto a un tema per il quale non dobbiamo e non possiamo permetterci di sbagliare”.
Alla luce della ricognizione effettuata dal sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali Claudio Durigon, ricorda Conte, sembrerebbe emergere che l’assemblea dei delegati abbia disposto la decadenza di Mei dalla figura di consigliere con il 96% dei voti favorevoli. “Quella stessa assemblea ha provveduto alla contestuale sostituzione con il presidente emerito Maurizio Bufi, che rappresenterà da questo momento in poi l’associazione nel cda di Enasarco, mentre il ruolo di presidente è stato consegnato Umberto Milizi”, dice Conte. “L’assemblea ha anche mosso nei confronti di Mei un’azione di responsabilità rispetto alla quale cercheremo di fare chiarezza. L’attivazione di potenziali procedimenti giudiziari non appare legato all’attività associativa ma a un fatto strettamente personale. Naturalmente l’associazione si muoverà a tutela della stessa e di ogni associato”, conclude il presidente.