Il regime forfettario con aliquota ridotta al 5% è riservato esclusivamente alle nuove partite IVA, escludendo chi, già titolare di partita IVA, passa dal regime ordinario a quello forfettario. Questa limitazione è stata recentemente chiarita dall’Agenzia delle Entrate in risposta all’interpello n. 226/2024, che approfondisce l’accesso alle agevolazioni per il regime forfettario.
Regime Forfettario 5%: chi può accedervi e quali sono i requisiti per le nuove partite Iva
Il regime forfettario consente ai titolari di partita IVA di applicare un’aliquota sostitutiva dell’Irpef pari al 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività.
Tuttavia, questa aliquota ridotta è riservata a chi apre una nuova attività economica, senza essere in continuità con attività precedentemente svolte sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.
Nello specifico:
- Nuove attività: L’aliquota al 5% è concessa a chi avvia una nuova attività tramite partita IVA, senza che essa rappresenti una mera prosecuzione di un precedente lavoro.
- Esclusioni per continuità: Chi decide di passare dal regime ordinario a quello forfettario, continuando a svolgere la stessa attività, non può beneficiare dell’aliquota agevolata, in quanto la normativa punta a incentivare nuove iniziative imprenditoriali e non la conversione di attività già esistenti. Sul punto, come ha specificato l’Agenzia: “coloro che iniziano una nuova attività anche per effetto della presenza di una causa di esclusione in regime ordinario e solo successivamente (sempre nell’ambito del quinquennio preso in considerazione del comma 65) ”entrano” nel regime forfetario continuando a svolgere la medesima attività non possono beneficiare dell’aliquota agevolata”.
I Requisiti per Accedere al Regime Forfettario Agevolato
Per ottenere l’aliquota al 5%, il contribuente deve rispettare alcuni requisiti:
- Nuova attività: L’attività non deve essere la continuazione di un lavoro svolto come dipendente o libero professionista, a meno che non si tratti di un’attività di praticantato necessaria per lo svolgimento di una professione.
- Mercato di riferimento: Se l’attività è la stessa di quella svolta precedentemente come lavoratore dipendente, non deve rivolgersi al medesimo mercato di riferimento.
L’Agenzia delle Entrate sottolinea che questa agevolazione è stata concepita per favorire chi intraprende un’attività imprenditoriale o professionale da zero, incentivando così la creazione di nuove iniziative economiche.
I Vantaggi del Regime Forfettario
Oltre all’aliquota agevolata, il regime forfettario offre altri importanti benefici:
• Esenzione IVA: i forfettari non devono applicare l’IVA sulle proprie fatture, semplificando così la gestione contabile.
• Esclusione dagli ISA e dall’IRAP: i titolari di partita IVA in regime forfettario non sono soggetti agli indicatori di affidabilità fiscale (ISA) né all’IRAP.
• Aliquota unica e ridotta: dopo i primi cinque anni, l’aliquota sale al 15%, comunque inferiore rispetto alle aliquote progressive IRPEF ordinarie.
Le Novità in Arrivo per il Regime Forfettario
La Legge di Bilancio 2025 potrebbe introdurre una novità significativa per i forfettari: un emendamento attualmente in discussione prevede l’innalzamento del limite di ricavi a 100.000 euro, rispetto agli attuali 85.000 euro. Se approvato, questo aumento renderebbe il regime forfettario accessibile a una platea più ampia di contribuenti, aumentando l’attrattiva del regime agevolato.
In conclusione, il regime forfettario con aliquota ridotta rappresenta un’opportunità vantaggiosa, ma l’accesso all’aliquota del 5% è riservato a chi avvia una nuova attività senza continuità con un lavoro precedente. Le nuove soglie di accesso potrebbero ampliare ulteriormente i benefici del regime forfettario, rendendolo una scelta sempre più popolare tra i nuovi imprenditori e professionisti.