Nuove agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa nel 2025
Con la legge 30 dicembre 2024, n. 207 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027” (la Legge di bilancio 2025) sono state introdotte novità assai rilevanti per il mercato immobiliare, in particolare in riferimento alle agevolazioni fiscali per l’acquisto prima casa.
Vediamo alcune tra le più rilevanti.
Bonus prima casa 2025: più tempo per vendere il vecchio immobile
L’articolo 1, comma 116, introduce una modifica significativa estendendo da 1 a 2 anni il termine concesso per vendere o donare l’immobile che si era precedentemente acquistato con le agevolazioni fiscali per la prima casa.
Dal 1° gennaio 2025, chi acquista una casa può beneficiare delle agevolazioni fiscali (imposta di registro al 2% anziché al 9% o Iva ridotta al 4%) anche se è ancora proprietario di un altro immobile acquistato con le stesse agevolazioni, a condizione che tale immobile venga venduto o donato entro due anni dall’acquisto della nuova abitazione.
Ciò determina indubbiamente una maggiore flessibilità per l’acquirente, riducendo la pressione legata alla necessità di concludere rapidamente la vendita della vecchia abitazione. Grande incentivo, dunque, per chi desidera cambiare casa senza incorrere in oneri fiscali aggiuntivi e per l’intero mercato immobiliare, favorendo la circolazione degli immobili e rendendo più “leggero” il cambio di abitazione principale.
Chi può accedere alle agevolazioni fiscali per la casa nel 2025?
Resta invece invariato il requisito di non essere proprietari esclusivi o in comunione con il coniuge di un’altra abitazione nello stesso Comune nel quale si trova la nuova casa acquistata.
Inoltre, l’agevolazione non riguarda gli immobili di lusso e non è quindi valida per immobili che siano rientranti nelle categorie catastali A/1 ovvero immobili signorili, A/8 ville e A/9: castelli o palazzi di pregio storico.
L’acquirente deve avere o stabilire la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto. Questo requisito garantisce che l’immobile sia effettivamente destinato a diventare l’abitazione principale del contribuente.
In assenza di alienazione entro i termini previsti, l’acquirente decadrà dall’agevolazione fiscale, con l’applicazione delle imposte ordinarie e delle relative sanzioni pari al 30% dell’imposta dovuta.
Il beneficio non sarà fruibile per i contribuenti per cui la scadenza di un anno per l’alienazione si sia già conclusa prima del 1° gennaio 2025.
Bonus prima casa under 36: proroga fino al 2027
Tra le ulteriori agevolazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, spicca inoltre la proroga del Bonus Prima Casa Under 36 fino al 31 dicembre 2027.
Questo incentivo prevede l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali per i giovani con un Isee non superiore a 40.000 euro annui.
Tasse sulla compravendita immobiliare: cosa cambia nel 2025?
Sempre a partire dal 1° gennaio 2025, sono entrate in vigore importanti novità riguardanti l’imposta di registro proporzionale per i contratti preliminari di compravendita. L’aliquota, sia per le caparre confirmatorie che per gli acconti prezzo, è stata uniformata allo 0,5%, modificando così l’art. 10 della Tariffa parte I del Dpr. 131/1986. E’ rimasta invece invariata l’applicazione dell’imposta di registro fissa per gli altri casi previsti.
Come funziona l’imposta di registro per i contratti preliminari di compravendita?
Cosa cambia in pratica? In passato le caparre confirmatorie erano tassate con un’aliquota dello 0,5% mentre gli acconti prezzo erano soggetti a un’imposta più alta, pari al 3%.
Con la nuova normativa, questa disparità viene eliminata, portando maggiore uniformità e semplicità nell’applicazione fiscale.
Introduzione di un tetto massimo per l’imposta di registro
La legge introduce inoltre un tetto massimo di 200 euro per l’imposta di registro proporzionale applicabile al contratto definitivo. Questo limite garantisce da un canto maggiore prevedibilità nei costi fiscali, riducendo l’incertezza per le parti coinvolte e, d’altro canto, favorisce la trasparenza nelle transazioni immobiliari, disincentivando l’uso di pratiche elusive.
Altra norma favorevole riguarda il sistema di compensazione. L’imposta di registro proporzionale già versata al momento del preliminare verrà direttamente decurtata dall’imposta principale dovuta in fase di contratto definitivo.
Si evita così l’eventuale doppia imposizione fiscale tra le varie fasi contrattuali. Inoltre, l’eventuale integrazione richiesta dall’Agenzia delle Entrate non potrà superare il limite dei 200 euro stabiliti dalla norma.
Acquistare casa nel 2025 conviene? Le opportunità del mercato
Queste misure si inseriscono in una strategia più ampia volta a incentivare la proprietà immobiliare e a sostenere il mercato.
Il 2025 si presenta dunque come un anno ricco di opportunità per il settore immobiliare, con tendenze che valorizzano sostenibilità, innovazione e adattabilità. Che si tratti di acquistare una casa o di investire, l’anno appena iniziato pare offrire prospettive molto promettenti per chi sa interpretare al meglio i segnali del mercato.