Jack E. Kosakowski: “Questi risultati mostrano che il recente fenomeno delle meme stock potrebbe avere un impatto negativo sulla percezione degli adolescenti rispetto a cosa significhi investire nel mercato azionario”
Il 39% dei giovanissimi vede l’azionario come un’opportunità per “fare soldi velocemente”, mentre circa la metà (20%) ritiene che sia “troppo rischioso”. Il 40% lo considera un buon investimento a lungo termine
Secondo Leona Edwards, consulente patrimoniale di Mariner advisors intervistata da Cnbc, sebbene sia comprensibile il motivo per cui i giovanissimi siano oggi riluttanti a investire nel mercato azionario, questa situazione “potrebbe intaccare seriamente quanto saranno in grado di risparmiare in futuro”. D’altra parte, aggiunge, molti di questi adolescenti stanno “già pensando a dei modi diversi di investire”. Come evidenzia il sondaggio, infatti, qualora ricevessero fondi per farlo, il 43% punterebbe sempre sul mercato azionario, il 25% sulle criptovalute e il 24% sull’immobiliare. Il 37% invece non investirebbe affatto.
Ma dove raccolgono le informazioni? Il 43% si affida ai social media, il 35% ai genitori, il 30% ai siti web e il 29% alle istituzioni scolastiche. Un aspetto che, nelle parole di Ed Grocholski, senior vice president of brand di Junior Achievement Usa, avrebbe fatto sì che i giovanissimi siano stati esposti agli “scenari peggiori e migliori” considerando che i social media “non sono una fonte imparziale di informazioni”, dichiara. Tali risultati sono inoltre in linea con quelli di un recente rapporto di Cnbc e Momentive, che ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione americana di 5.530 adulti. Il 12% degli investitori con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni ha imparato a investire sui social media (contro il 3% di quelli tra i 35 e i 64 anni e l’1% degli over 65). Ed è sempre sui social che il 37% va a caccia di idee di investimento (contro il 17% del campione 35-64 e il 5% degli over 65).