Ha preso il via l’iter che probabilmente porterà alla nascita del terzo gruppo dell’eurozona per valore di borsa e settimo per generazione di ricavi. 1945 milioni di euro l’aumento di capitale deliberato
L’utile netto del gruppo per il 2019 è pari a 4,2 miliardi di euro, “il più elevato degli ultimi 11 anni”, come dichiara il ceo Carlo Messina in una nota ufficiale
“Con un’eccedenza di capitale di circa 19 miliardi di euro, Intesa Sanpaolo è tra le banche che nei prossimi mesi potranno tornare a remunerare gli azionisti in maniera consistente e sostenibile”
Le mosse di Intesa piacciono ai mercati
+3,85% è l’aumento che Intesa Sanpaolo ha messo a segno in chiusura delle contrattazioni di Borsa. I mercati plaudono all’avvio concreto, in data 27 aprile 2020, dell’iter che probabilmente porterà alla nascita del terzo gruppo dell’eurozona per valore di Borsa e settimo per generazione di ricavi. L’assemblea dei soci di Intesa Sanpaolo ha infatti deliberato l’aumento di capitale – 1945 milioni di euro – propedeutico all’operazione Ubi.
Intesa Sanpaolo – Ubi, un’operazione che prosegue nonostante la pandemia
Nel corso dell’assemblea, Carlo Messina ha poi affermato che l’operazione proseguirà anche “in presenza di adesioni al 50% più una azione del capitale di Ubi”. Era il 17 febbraio 2020 (la vigilia del lockdown) quando il ceo svelava le sue intenzioni. Oggi, l’operazione Intesa – Ubi, prosegue Messina, “acquisisce maggiore valenza strategica”, nel contesto dell’emergenza sanitaria. Per Ubi Banca l’operazione si prospetta quindi “ancor più rilevante. Elevata patrimonializzazione, robusta copertura dei crediti deteriorati, dimensione, diversificazione e capacità di investimento assumono ora ulteriore valore”.
Il numero uno di Ca’ de Sass insiste sulla “creazione di un campione italiano – leader a livello continentale […] in grado di generare ulteriori benefici per tutti gli stakeholder e per i territori di elezione di Ubi”, rappresentando un solido supporto all’economia reale e sociale.
A tal proposito Messina aggiunge che “sono previsti ogni anno 10 miliardi di credito aggiuntivi, senza alcuna revoca dei fidi concessi”. L’amministratore delegato di Intesa chiarisce inoltre che Ubi manterrà piena autonomia nell’erogazione del credito a livello territoriale. Prevede poi l’assunzione di 2.500 giovani.
Le nuove nomine
L’assemblea ha poi nominato Andrea Sironi consigliere di amministrazione a seguito di cooptazione. Roberto Franchini invece diventa consigliere di amministrazione e componente del comitato per il controllo sulla gestione, in sostituzione del Consigliere cessato dalla carica Corrado Gatti. La candidatura è stata presentata dai soci Amundi Asset Management Sgr, Anima Sgr, Arca Fondi Sgr, Epsilon Sgr, Eurizon Capital Sgr, Generali Investments Luxembourg SA, Generali Insurance Asset Management Spa, Kairos Partners Sgr, Mediolanum Gestione Fondi Sgr, Pramerica Sgr.