Per alcune realtà di private banking, il forte radicamento territoriale è un asset imprescindibile. “Ma non significa rinunciare ad accogliere le nuove opportunità offerte dal digitale”, osserva Federico Meconi, chief business innovation & marketing officer di Banca Patrimoni Sella & C. Uno dei progetti avviati per migliorare la relazione tra wealth manager e clienti è lo sviluppo di quello che Meconi chiama l’“esoscheletro digitale” del banker.
“All’interno della nostra piattaforma, abbiamo già realizzato un ecosistema di 300 siti internet – saranno 450 a regime, uno per ciascun banker. Si tratta di uno strumento di gestione della “relazione aumentata” tra banker e cliente, che raccoglie tutte le informazioni utili sul consulente: aree di competenza, biografia, servizi offerti. C’è spazio anche per i contenuti: il banker può scegliere, a monte, i temi e gli argomenti degli articoli di approfondimento che saranno visualizzati sulla sua pagina, tra quelli sviluppati a livello centrale nell’ambito della content strategy della banca”. Dal sito del banker, i clienti possono accedere direttamente ad internet banking e avere un canale di comunicazione preferenziale con il consulente. “Il sistema non ancora è integrato con la web collaboration, ma è un ragionamento che stiamo facendo”, precisa Meconi. “Intanto abbiamo ribaltato il paradigma: non puntiamo a massimizzare il traffico utenti, ma a valorizzare la centralità dei banker e della relazione di fiducia con il cliente anche attraverso il digitale”. Un’altra novità riguarda i “perennials”, una generazione trasversale, inclusiva e digitalizzata, in cui il tratto comune non è il dato anagrafico ma la curiosità e l’interesse verso l’innovazione. Un’ampia categoria di utenti del web che non vedono necessariamente nel mobile il punto di accesso preferenziale a informazioni, relazioni, attività. “Abbiamo sviluppato una nuova skill dedicata per l’assistente vocale di Google”, racconta Meconi. Pronunciando “Hey Google, parla con Banca Patrimoni News”, chiunque potrà ascoltare un mini-tg finanziario, realizzato dai nostri team di specialist. “È un touch point efficace e molto inclusivo, che ci consente di raggiungere anche gli over millenials”, conclude il manager.
(Articolo pubblicato sul numero di ottobre del Magazine We Wealth)
