I fondi comuni di investimento che adottano strategie ribassiste cercano di trarre profitto dalle situazioni di mercato in cui i prezzi diminuiscono. Questi prodotti sono tornati sotto i riflettori nell’ultimo periodo dopo il crollo in borsa di diversi titoli, tra cui il recente caso Tim. Questi vistosi cali dei prezzi hanno infatti evidenziato le opportunità presenti sul mercato dei fondi di prodotti che usano anche strategie pensate per investire al ribasso sui titoli.
Investire al ribasso su Tim?
Le storie recenti di titoli che hanno fatto guadagnare chi ha puntato contro di loro, sono numerose. Si va, ad esempio, da Bayer, il colosso tedesco della chimica e del farma definito dagli analisti “un paziente malato” in Borsa, per passare a Kering, il colosso del lusso la cui attività dipende per due terzi dalle vendite del marchio Gucci, e finire con il crollo di Tim. Nella seduta del 21 marzo Tim è affondata subito dopo la pubblicazione degli aggiornamenti Consob sui grandi numeri di posizioni short (dette anche posizioni “corte”, cioè che puntano al ribasso) su Tim, cioè di investitori posizionati per guadagnare sul ribasso dei prezzi. Ha pesato anche un articolo del Financial Times secondo cui le azioni Tim in “prestito titolo” erano salite al 19,33% del capitale, il più alto livello di “posizioni corte” dal 2005.
Orizzonti temporali di breve periodo
Va comunque notato che spesso queste puntate al ribasso hanno obiettivi di orizzonti temporali non troppo lunghi. Gli esperti di Websim hanno commentato a caldo queste notizie sottolineando che i livelli record di posizioni “corte” sul titolo segnalano un’elevata percezione di rischio sul titolo. Al momento della pubblicazione del commento, gli esperti di Websim avevano sul titolo un giudizio “molto interessante” con target price 0,36 euro. Gli stessi analisti hanno scritto: “non ci sembra trovare riscontri ufficiali guardando almeno all’evoluzione prevedibile delle vicende societarie nel breve termine. Una lettura plausibile sulle motivazioni è che un cambio di management in vista del voto assembleare dell’AGM del 23 aprile possa aumentare le chance di una mancata cessione della rete. Questo scenario ci sembra tuttavia molto improbabile. Un’altra possibile interpretazione è che il mercato stia scommettendo sul fallimento della cessione della rete, temendo un ritardo o un mancato via libera nella review da parte delle autorità antitrust, e di conseguenza la necessità per Tim di ricorrere a un aumento di capitale. Anche in questo caso, non vediamo presupposti solidi”.
Investire in fondi ribassisti: speculazione o diversificazione?
A prescindere da quali sono le motivazioni, il forte ribasso del titolo ha risvegliato l’attenzione sugli investitori e i fondi che puntano a guadagnare sui ribassi delle azioni. Ma cosa significa investire su strategie ribassiste? In parole semplici, quando un fondo di investimento adotta una strategia ribassista, sta cercando di trarre profitto dalla diminuzione del valore di un determinato strumento finanziario, come azioni o obbligazioni. Esistono diverse strategie adottate da questi fondi per investire al ribasso sulle azioni. Ad esempio, possono comprare opzioni put, contratti quotati che danno il diritto di vendere le azioni a cui sono agganciati (detto “sottostante”) a un prezzo predeterminato. Se il prezzo dell’azione sottostante diminuisce, il valore dell’opzione put aumenta, consentendo di generare un guadagno.
Il “prestito titoli” per investire al ribasso
Ma le strategie per i ribassisti possono essere molto variegate. Un altro esempio è ricorrere al “prestito titoli”. Come funziona? In sintesi, si possono prendere in prestito le azioni su cui si vuole speculare al ribasso da un investitore che ragiona in ottica di lunghissimo periodo e non ha bisogno di venderle, per poi venderle sul mercato. L’obiettivo è poterle ricomprare a un prezzo più basso per poi restituirle a chi le ha prestate, e ottenere così un guadagno sul differenziale tra prezzo di vendite e prezzo di riacquisto.
Occhio ai rischi
Mettere in portafoglio fondi specializzati su strategie ribassiste può essere una tentazione di fronte a notizie su crolli di importanti titoli. Tuttavia, bisogna essere consapevoli che rappresenta un investimento ad alto rischio. Se le quotazioni dell’azione su cui si punta al ribasso dovessero di contro salire, le perdite possono diventare notevoli, con il rischio che raggiungano importi sempre più grandi più i prezzi salgono. Si tratta dunque di un investimento che ha il pregio di poter far guadagnare anche in fasi ribassiste delle azioni ma con rischio elevato. Non è quindi adatto a tutti. Per sapere se può essere un investimento adatto al proprio profilo di rischio e al proprio portafoglio è quindi molto utile confrontarsi con un consulente esperto di queste tematiche e strategie.