È una metodologia che viene utilizzata da diversi interlocutori attivi a favore della comunità. In particolare emerge che vi fanno riferimento i nuovi filantropi che si focalizzano sull’abilità di creare un effettivo cambiamento sociale e la maggior parte dei donatori con grandi patrimoni che perseguono una strategia specifica. Inoltre la ToC definisce le scelte di 6 delle prime 10 maggiori fondazioni erogative degli Usa e viene utilizzata da circa il 60% delle organizzazioni non profit. Anche il finanziamento pubblico è sempre più orientato a sostenere approcci evidence-based. Tra le organizzazioni governative e intergovernative che hanno adottato la ToC si citano Usaid, le Nazioni Unite con la Fao, la World Bank e EuropeAid.
Anche in Italia, la theory of change viene applicata sia da fondazioni erogative che operative, come emerge da una dichiarazione di Maria Paola Chiesi, presidente Chiesi Foundation e shared value & sustainability director del gruppo Chiesi: “La ToC ha permesso di conciliare teoria e pratica e allo stesso tempo ha dato una svolta alla pianificazione e alla visione strategica della fondazione. Una sorta di “cambiamento mentale” utile ad analizzare e monitorare costantemente l’impatto del progetto”.
Nel caso delle fondazioni di impresa risulta un approccio fondamentale per definire un puntuale allineamento al business e ai valori dell’azienda e contemporaneamente per identificare le aree di intervento sociale dove l’azienda è in grado di generare added value e ottenere così una riconoscibilità e un posizionamento distintivo utile a rafforzarne la reputazione e le relazioni di fiducia con i principali stakeholder interni ed esterni e con il territorio.
Infine la teoria del cambiamento può essere applicata sia livello di progetto che di organizzazione. Nel primo caso permette di costruire la logica dell’intervento, pone le basi per il monitoraggio e la valutazione dei risultati e fornisce indicazioni utili in itinere al project manager sulle decisioni da prendere e aggiustamenti da realizzare. Nel secondo caso supporta la fondazione nell’individuare il proprio goal e nel raggiungerlo in maniera competitiva, costruisce un percorso orientato ai risultati e in grado di creare distintività e, infine, permette un need assessment efficace.