Il 17 ottobre scorso la Bce ha ridotto i tassi di 25 punti base, portando benefici immediati al mercato immobiliare e dei mutui. Negli Stati Uniti, dopo una sforbiciata di 50 punti base, la Fed ha tagliato ulteriormente i tassi di 25 punti base, e lo stesso ha fatto la Banca d’Inghilterra nel Regno Unito, con un’inflazione scesa all’1,7%. Questi movimenti stanno favorendo una corsa alla surroga del mutuo perché, con i tassi di interesse al ribasso, chi ha stipulato un mutuo in tempi più difficili può oggi ottenere condizioni decisamente più favorevoli.
Surroga mutui, cos’è e perché è il momento giusto per richiederla
Introdotta dalla Legge Bersani n. 40 del 2007, la surroga o portabilità del mutuo permette di trasferire un finanziamento per la casa da una banca a un’altra a costo zero, beneficiando di condizioni più vantaggiose. Un’operazione di surroga si presenta infatti come un mezzo efficace per sfruttare la concorrenza tra le banche e trovare condizioni più adatte alle proprie esigenze.
Con la surroga si sostituisce il mutuo precedente senza dover cancellare la vecchia ipoteca e senza conseguente nuova iscrizione ipotecaria. È sempre possibile aumentare o ridurre la durata residua del mutuo, modificare l’importo della rata e scegliere la tipologia di tasso, indipendentemente dalle condizioni del mutuo originario.
Quanto si può risparmiare con un nuovo mutuo
Grazie ai tassi attuali, con un’operazione di surroga del mutuo è possibile risparmiare migliaia di euro nel lungo termine. Come rileva l’Osservatorio MutuiOnline.it, nel 2024 le richieste di surroga hanno raggiunto il 34,2% del totale, in netto aumento rispetto agli anni precedenti e trainate soprattutto dalla possibilità di passare da un tasso variabile o fisso caro a uno fisso più conveniente.
Ad esempio, chi un anno fa ha stipulato un mutuo fisso di 130.000 euro al tasso medio del 3,83%, oggi con una surroga al 2,72% può risparmiare fino a 21.983 euro nei successivi 24 anni. La legge garantisce che la surroga sia completamente gratuita per il mutuatario, rendendola ancora più accessibile. Oggi la quasi totalità dei mutuatari che sceglie questa soluzione lo fa per passare a un tasso fisso (99,5%), preferito per la sua stabilità e prevedibilità.
Geografia della surroga
In Italia la richiesta di surroghe varia significativamente per area geografica. Il nord continua a guidare la classifica con il 46,5%, seguito dal centro (33,5%), dal sud (13,3%) e dalle Isole (6,7%). Allo stesso tempo, il nord Italia ha registrato un lieve calo rispetto agli anni precedenti, mentre è cresciuta la domanda al centro. Al sud e nelle isole invece i numeri sono più contenuti, ma è possibile che il miglioramento delle condizioni economiche e dei tassi di interesse spinga anche queste aree verso una maggiore adozione della surroga.
Un risparmio che vale il cambio
Mai come oggi la surroga rappresenta un’opportunità da cogliere per ridurre le rate del mutuo e migliorare la propria stabilità finanziaria. Con le previsioni di ulteriori tagli da parte delle Banche centrali, il momento è ideale per rivedere le proprie condizioni di finanziamento. Se si ha un mutuo a tasso fisso stipulato in tempi di tassi elevati o un mutuo a tasso variabile che pesa sulle finanze, questa è l’occasione per surrogare e risparmiare, perché passare al tasso fisso o approfittare di un calo del variabile può fare la differenza nel bilancio familiare. Confrontare le offerte delle banche, valutare con attenzione le opzioni disponibili e agire tempestivamente con una surroga diventano passi necessari per rendere il mutuo più sostenibile e allineato alle proprie esigenze finanziarie a lungo termine.