Le startup innovative a prevalenza femminile sono 1.623, il 12,9% del totale nazionale. Quelle in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale, invece, salgono a quota 5.350
La Lombardia resta la regione con il maggior numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese ai sensi del decreto-legge 179/2012: se ne contano 3.375, pari al 26,9% del totale nazionale
Nel primo trimestre dell’anno il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese è cresciuto del 5,6% rispetto agli ultimi tre mesi del 2020. Si parla complessivamente di 12.561 attività, il 74,7% delle quali fornisce servizi alle aziende, dalla produzione di software alla consulenza informatica. Il 17%, invece, opera nel manifatturiero e il 3% nel commercio. Ma qual è la composizione delle compagini sociali e quale la distribuzione geografica degli innovatori italiani?
Secondo l’
analisi trimestrale di Unioncamere, InfoCamere e Mise, le startup innovative
a prevalenza femminile (in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne) sono 1.623, pari al 12,9% del totale. Le realtà che contano invece almeno una donna nella compagine sociale sono 5.350, il 42,6%. Percentuali che salgono rispettivamente al 21,2 e al 45,7% se si considera l’intero universo delle neo-società di capitali. Più consistente la quota di startup innovative
a prevalenza giovanile, pari a 2.185 (il 17,4% del totale). “Si tratta di un dato di quattro punti percentuali superiore rispetto a quello riscontrato tra le nuove aziende non innovative (14,5%)”, si legge nel rapporto, ma la differenza è ancora maggiore “se si considerano le aziende in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale” che “rappresentano il 40,1% delle startup (5.035 in tutto) contro il 31,3% delle altre imprese”. Chiudono il cerchio le realtà
a prevalenza straniera (436, il 3,7% del totale, contro l’incidenza del 9,3% rispetto alle nuove società di capitali).
Lombardia in testa per startup innovative
Quanto invece alla distribuzione geografica, la Lombardia continua a mantenere il primato per numero di startup innovative con 3.375 unità (il 26,9% del totale nazionale). Sul podio Lazio (1.443, pari all’11,5% del totale) e Campania (1.115, vale a dire l’8,9%). A superare quota mille anche il Veneto (1.034, pari all’8,2%), mentre seguono a breve distanza l’Emilia Romagna (985 startup, il 7,8%) e il Piemonte (699, il 5,6%). Meno rappresentative la Basilicata (124, l’1%), il Molise (77, lo 0,6%) e la Valle d’Aosta (19, lo 0,2%). Se si considera il rapporto con il totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo, scivola in testa il Trentino-Alto Adige con il 5,7%, accompagnato da Friuli-Venezia Giulia (5,4%) e Lombardia (4,7%). Stringendo il focus sulle province, infine, Milano spicca con 2.363 startup innovative al 1° aprile 2021, equivalenti al 18,8% del totale nazionale. La capitale, invece, guadagna il secondo posto con 1.286 imprese, pari al 10,2% del totale. Nella top5 anche Napoli (565, il 4,5%), Torino (453, il 3,6%) e Bologna (325, il 2,6%). Quanto all’incidenza sulle neo-società di capitali attive per provincia, la classifica vede capeggiare Trento con l’8,1%, Trieste con il 6,4% e ancora Milano con il 6,1%.
Le startup innovative a prevalenza femminile sono 1.623, il 12,9% del totale nazionale. Quelle in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale, invece, salgono a quota 5.350La Lombardia resta la regione con il maggior numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registr…