La triade da inseguire nella prossima asta, Rolex – Patek Philippe – Rolex
Il Rolex referenza 6062, quadrante “Stelline” è uno dei modelli più ricercati dai collezionisti di orologi di lusso. Prodotto per circa 10 anni a partire dal 1950 (quando la referenza fu presentata alla Fiera di Basilea), presenta la caratteristica di avere la scala della data in blu e le stelle in oro rosa o punti luminosi accanto alle stellette. Gli appassionati potranno trovarlo fra i 150 lotti in asta il prossimo 13 maggio 2024 da Christie’s Ginevra con una valutazione di partenza collocata fra i 400.000 e i 790.000 dollari. Un pezzo che proviene da una delle maggiori collezioni mondiali di orologeria vintage: quella di Gordon Bethune, ceo di Continental Airlines dal 1994 al 2004.
Rolex 6062 "Stelline"
Un altro pezzo che Christie’s considera “da non perdere” è il Patek Philippe referenza 2526, e a ragione. Risale alla metà del XX secolo ed è il primo orologio da polso automatico di Patek Philippe in oro rosa. Vanta un quadrante in smalto nero con indici in oro, ed è uno dei soli otto esemplari apparsi in pubblico fino ad oggi. Il fondello a vite bombato ne garantisce l’impermeabilità (stima: 400.000 – 790.000 dollari).
Patek Philippe 2526
A chiudere la triade di punta, l’immancabile Rolex Paul Newman (referenza 6262) realizzato per l’aeronautica militare peruviana, uno dei protagonisti dell’asta Christie’s del 2013 dedicata a 50 “eccezionali esemplari dell’orologio da polso cronografo più famoso del mondo”. Pare che questa sia l’unica referenza 6262 della Fuerza Aerea del Perù (FAP) con quadrante Paul Newman di cui attualmente si conosca l’esistenza, nonostante tra il 1962 e la fine degli anni Settanta la FAP abbia ricevuto circa 700 orologi (Daytona, Submariner e GMT) destinati a funzionari di alto rango (stima: 280.000 – 560.000 dollari).
Rolex 6262
Il Rolex dello sciatore e il quadrante smaltato
Ma i modelli da sogno sono ben più che tre. Al Four Seasons Hotel des Bergues di Ginevra andranno in scena «70 anni di produzione Rolex», come fa sapere la casa d’aste.
La referenza 6036 “Jean Claude Killy”, per esempio. Già di proprietà di Gordon Bethune, deve il suo nome a uno sciatore olimpico francese, testimonial ante litteram del marchio per un quarantennio. È il modello più complicato di Rolex, prodotto dal 1950 fino ai primissimi anni Sessanta. Disponibile in acciaio inossidabile, oro giallo o rosa, era disponibile con una varietà di quadranti diversi (stima: 190.000 – 360.000 dollari).
Rolex 6036
La superba referenza 6100 – Les Armoiries è uno dei soli tre orologi da polso Rolex noti con quadrante in smalto cloisonné raffigurante uno stemma. Decorati da Marguerite Koch negli anni Cinquanta, quando nella smaltatura si potevano utilizzare materiali come piombo, mercurio, cianuro (250.000 – 500.000 dollari).
Rolex 6100
Per mari e per ori: i meravigliosi Rolex in asta da Christie’s a maggio
Il Rolex referenza 5513, realizzato per COMEX (Compagnie Maritime d’Expertise) intorno al 1971, presenta un rarissimo quadrante luminescente e cassa in acciaio inossidabile con valvola di fuga dell’elio e fondello con l’incisione “Rolex Comex” (stima: 80.000-160.000 dollari).
Rolex 5513 COMEX
Ma i segnatempo realizzati per enti e organizzazioni non finiscono qui. Il Sea Dweller Deepsea Watches “Royal Navy Clearance Diver Special Edition”, referenza 116660, vede la luce nel 2013, insieme ad altri 49 esemplari, per commemorare i 60 anni dalla costituzione del Royal Navy Clearance Diver Branch. Il proprietario dell’orologio era un ufficiale sommozzatore addetto al disinnesco delle bombe. Al lotto si accompagna un volume rilegato dei suoi diari di immersione (stima: 34.000-68.000 dollari).
Rolex Sea Dweller Deepsea Watches "Royal Navy Clearance Diver Special Edition", referenza 116660
Il Daytona referenza 116508 (foto apertura) è forse il Daytona più ricercato. Il quadrante verde si sposa deliziosamente con l’oro giallo della cassa e del bracciale. Fa la sua prima comparsa a Baselworld 2016 ed è dotato di un movimento interamente di manifattura Rolex, nonché di una maggiore riserva di carica: 72 ore in luogo di 54 (stima: 46.000 – 68.000 dollari).
Daytona referenza 116508
Ma il catalogo non offre solo Rolex, benché eccezionali.
Non solo Rolex in asta, la selezione Patek Philippe
Forse il più bello in asta. Il Patek Philippe World Time, referenza 5130G-011 è l’unica che ha un diamante Top Wesselton (ovvero di qualità “bianco eccezionale+” o “bianco eccezionale” sul quadrante) al posto del fuso orario di Londra. Lanciato nel 2006, si ispira alla celebre referenza 1415, ovvero il primo orologio Patek Philippe Ore del mondo, nato negli anni Trenta. Il quadrante del 5130G-011 è decorato con un nuovo motivo guilloché a raggiera. L’anello della sua lancetta delle ore è infine un sofisticato riferimento al globo terrestre degli splendidi primi modelli. La stima? Fra i 120.000 e i 230.000 dollari.
Patek Philippe World Time, referenza 5130G-011
Il fascino del blu è quello della referenza 5059P (2015 circa), per la prima volta in asta. Per quanto se ne sa, è l’unico esemplare conosciuto della referenza 5059 in platino con il marchio di certificazione di eccellenza “PP” di Patek Philippe sul movimento invece del tradizionale “sigillo di Ginevra”. Introdotta nel 1998, la referenza 5059 è stata la prima con calendario perpetuo e data retrograda prodotta in serie da Patek Philippe (stima: 130.000 – 250.000 dollari).
Patek Phillipe referenza 5059P
L’Aquanaut Travel Time referenza 5650G (2017) proviene da un’edizione limitata di 500 esemplari in oro bianco. Sportivo, annovera due importanti innovazioni: un nuovo meccanismo flessibile per la regolazione del secondo fuso orario e la spirale Spiromax (340.000 – 680.000 dollari).
L'Aquanaut Travel Time referenza 5650G
Il “volo” sui lotti più rappresentativi in asta il prossimo maggio 2024 da Christie’s Ginevra termina con la spettacolosa referenza 10020M-001 “Dome”, a cupola, di Patek Philippe. Questo orologio da tavolo è decorato a mano geometricamente con pannelli di smalto cloisonné che ricordano gli azulejos spagnoli e portoghesi. La prima produzione risale al 1955. Tuttora se ne producono alcuni esemplari all’anno. Chi volesse comprarlo, dovrebbe spendere almeno fra i 140.000 e i 270.000 dollari.
Patek Philippe referenza 10020M-001 "Dome"
Christie’s continua ad affilare le armi (forse per scippare lo scettro a Phillips?). Del resto, nel 2023 l’orologio più costoso in asta è stato il suo, e ha realizzato l’equivalente di 124 milioni di dollari di aggiudicato nella città svizzera, «il più alto di sempre a Ginevra» fanno sapere dalla casa d’aste.