Ad aver penalizzato il dato sulla raccolta di novembre è stata soprattutto la componente di raccolta relativa al risparmio amministrato, in calo del -95,21% sul confronto mensile, a 117,1 milioni a causa del crollo della raccolta di liquidità – si sono registrati deflussi dai conti correnti per 746 milioni.
Raccolta è stata trainata, al contrario, dalle gestioni patrimoniali individuali (+68,49% sul mese a 962,4 milioni) e dai prodotti assicurativi e previdenziali (+10,56% a 1.652,4 milioni)
Complessivamente la raccolta netta, secondo i dati pubblicati da Assoreti, si è attestata a 3.836,2 milioni, in calo del -33,57% su ottobre 2021, ma in crescita del +19,29% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Nel dettaglio dell’ultimo mese, ad aver trainato la raccolta sono state le gestioni patrimoniali individuali (+68,49% sul mese a 962,4 milioni) e i prodotti assicurativi e previdenziali (+10,56% a 1.652,4 milioni).
Nel complesso, la raccolta netta accumulata nei primi 11 mesi del 2021, pari a 50.513,2 milioni di euro, ha superato del +34,07% quella realizzata un anno prima.
Per quanto riguarda la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento di novembre, la raccolta netta ha registrato un calo del 22,9% anno su anno del 12,9% sul mese precedente, a 1,1 miliardi di euro. “Gli investimenti continuano a privilegiare gli Oicr aperti di diritto estero, con sottoscrizioni nette per 779 milioni, ma a novembre il bilancio è positivo anche per i fondi italiani con una raccolta pari a 239 milioni”, ha notato Assoreti, “per entrambe le tipologie di gestione collettiva si osserva la decisa concentrazione degli investimenti sulla componente azionaria”.
Ma ad aver penalizzato il dato sulla raccolta di novembre è stata soprattutto la componente di raccolta relativa al risparmio amministrato, in calo del -95,21% sul confronto mensile, a 117,1 milioni e dovuta al crollo della raccolta di liquidità – si sono registrati deflussi dai conti correnti per 746 milioni. Il saldo delle movimentazioni realizzate sugli strumenti finanziari amministrati, invece, è stato positivo per 863 milioni di euro. In particolare, la raccolta è positiva sulle azioni (448 milioni), sui titoli di Stato (264 milioni) per effetto della finestra di collocamento di Btp Futura, e sugli exchange traded product (138 milioni), ha sottolineato l’associazione.
“Il rapporto di fiducia e trasparenza tra consulenti finanziari e italiani trasforma il risparmio in investimento sano”, ha commentato Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, “a fronte di risultati in continua crescita e di alte aspettative riposte dai risparmiatori nel sistema di consulenza, resta centrale la sfida per i prossimi anni di consolidare e preservare un rapporto che è motivo d’essere dell’intera industria e, al tempo stesso, motore di evoluzione del sistema e della figura professionale del consulente, anche nell’interesse del Paese”.
Entrando nel dettaglio di quest’ultima componente, emerge una decisa transizione in favore delle polizze vita unit linked e multiramo, a discapito delle polizze vita tradizionali. La raccolta netta delle unit linked, il cui rendimento è collegato a un indicatore finanziario, è cresciuta del +134,33%, a 9.260,8 milioni nei primi 11 mesi del 2021, mentre quella delle multiramo, che contengono una componente a rendimento variabile, è aumentata del 107,88%, a 6.036,9 milioni. Nel frattempo, la raccolta delle polizze vita di Ramo I tradizionali si è polverizzata, avendo registrato un calo del 94,3% a 84,6 milioni di euro, sempre nei primi 11 mesi dell’anno. Nel solo mese di novembre il 90,7% delle risorse assicurative è stato investito in unit linked (851 milioni) e prodotti multiramo (647 milioni).