Banca Generali è l’unica a registrare una raccolta superiore sia rispetto al mese precedente (+51,01%) che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+42,37%)
Foti: “I dati di raccolta di settembre riflettono la capacità di Fineco di adattarsi a ogni contesto di mercato, assecondando la spinta verso gli investimenti della propria clientela”
Le “big four” della consulenza italiana – Azimut, Fineco, Banca Generali e Banca Mediolanum – archiviano il mese di settembre con una raccolta complessiva superiore agli 1,27 miliardi. Solo l’istituto guidato da Gian Maria Mossa registra tuttavia una raccolta superiore sia rispetto al mese precedente (+51,01%) che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+42,37%).
Fineco, raccolta netta pari a 447 milioni di euro
La raccolta netta di Fineco si attesta infatti sui 447 milioni di euro, in calo rispetto ai 648 milioni di agosto (-31,02%) e ai 515 milioni di settembre 2022 (-13,2%). La componente gestita risulta positiva per 112 milioni di euro, di cui circa il 50% relativo alla raccolta retail di Fineco asset management. La componente amministrata ammonta a 836 milioni di euro, mentre la diretta risulta negativa per -502 milioni di euro. Tornando a Fineco asset management, si parla di una raccolta retail da inizio anno superiore ai 2,6 miliardi di euro, in crescita del +39% anno su anno. “I dati di raccolta di settembre riflettono la capacità di Fineco di adattarsi a ogni contesto di mercato, assecondando la spinta verso gli investimenti della propria clientela che trova all’interno della piattaforma tutti gli strumenti in grado di soddisfare le proprie esigenze”, dichiara Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale dell’istituto. “Alla positiva performance del brokerage (14,5 milioni di euro nel mese di settembre, ndr) si aggiunge infatti la crescita dei servizi di consulenza evoluta, recentemente rinnovati, che consentono ai consulenti di continuare a supportare i clienti anche nella fase attuale, grazie alla possibilità di utilizzare tutte le tipologie di strumenti finanziari favorendo la personalizzazione dei portafogli”, aggiunge Foti.
Banca Generali, Mossa: “Mese in forte aumento”
Banca Generali ha realizzato nello stesso periodo una raccolta netta di 373 milioni di euro, per un totale da inizio anno superiore ai 4,3 miliardi in un contesto di elevata volatilità sui mercati finanziari globali. Analizzando la composizione della raccolta, l’istituto evidenzia in una nota come abbia registrato nel mese il maggior aumento della liquidità da gennaio (260 milioni di euro) cui si sono aggiunti flussi in conti amministrati per 265 milioni. I flussi nelle soluzioni gestite e nella consulenza evoluta su risparmio amministrato sono cresciuti invece di 98 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a 2,2 miliardi. “Continua l’interesse per i servizi di investimento a valore aggiunto, consulenza evoluta e gestioni patrimoniali, da parte della clientela più sofisticata con nuovi flussi totali per 1,7 miliardi di euro, più che raddoppiati (+111%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, evidenzia Mossa. “Salutiamo un mese in forte aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in termini di flussi netti, confermando il trend di crescita della raccolta nel 2023”.
Azimut, raccolta netta positiva per 247 milioni
Nel caso del Gruppo Azimut si parla di una raccolta netta positiva per 247 milioni di euro, in calo del -68,61% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il totale da inizio anno raggiunge ad ogni modo i 5 miliardi di euro, a fronte di un obiettivo per il 2023 di 6-8 miliardi. “Azimut ha proseguito il suo percorso di crescita anche a settembre, mese storicamente caratterizzato da una certa debolezza stagionale, grazie alla sua presenza globale e alla continua innovazione sul fronte dei prodotti”, rassicura Gabriele Blei, ceo del Gruppo. “Se da un lato la componente gestita ha risentito dei deflussi dai fondi monetari in seguito ai rialzi dei tassi d’interesse in alcuni paesi in cui operiamo, dall’altro abbiamo registrato un altro mese di domanda robusta in Brasile, con flussi superiori a 105 milioni di euro, dopo aver raccolto 60 milioni di euro in agosto”, spiega. Continua inoltre la raccolta nel segmento private market grazie a diversi closing di fondi in Italia (per un totale di oltre 235 milioni di euro). “Complessivamente, sui mercati privati, i clienti ci hanno affidato oltre 1,2 miliardi di euro dall’inizio dell’anno”, continua Blei, rimarcando come gli aum si attestino ora al 13% delle masse gestite.
Mediolanum, Doris: “Grande stabilità nei flussi di raccolta”
Chiude il cerchio Banca Mediolanum, che registra nel mese di settembre una raccolta netta totale pari a 205 milioni di euro, di cui 139 milioni di raccolta netta in risparmio gestito e 66 milioni di raccolta netta in risparmio amministrato. “Banca Mediolanum continua a dimostrare la forza del suo modello grazie alla stretta relazione di fiducia con i clienti che si traduce in grande stabilità nei flussi di raccolta, nonostante settembre sia un mese storicamente caratterizzato da volumi sotto la media”, le parole di Massimo Doris, numero uno del Gruppo di Basiglio. “Aumentano con gradualità i clienti che, mentre giungono a scadenza i vincoli sottoscritti a inizio anno, stanno investendo in prodotti di risparmio gestito anche attraverso i servizi automatici in grado di rispondere a esigenze di investimento di medio e lungo periodo”, conclude.