Banca Mediolanum registra una raccolta netta in risparmio gestito pari a 325 milioni di euro, a fronte dei 343 milioni di marzo (-5,25%); la raccolta netta in risparmio amministrato risulta in crescita dello 0,39% (da 510 milioni a 512 milioni)
Nel caso di Fineco, la raccolta netta di aprile supera gli 831 milioni di euro, in calo però del -24,45% rispetto al mese precedente e del -16,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Prevale la raccolta amministrata con 755 milioni
Dopo aver archiviato il mese di marzo con una raccolta complessiva superiore ai 4,37 miliardi di euro, le big della consulenza chiudono aprile in calo. Per Banca Mediolanum si parla di una raccolta netta totale pari a 837 milioni di euro, che equivale a una contrazione del -1,88% rispetto al mese precedente. Ma a registrare la “caduta” più significativa è Azimut (-56,52%).
Mediolanum, raccolta netta totale a 837 milioni
Analizzando nel dettaglio i risultati commerciali del mese di aprile del Gruppo guidato da Massimo Doris, emerge come Banca Mediolanum abbia registrato una raccolta netta in risparmio gestito pari a 325 milioni di euro, a fronte dei 343 milioni di marzo (-5,25%); la raccolta netta in risparmio amministrato, al contrario, risulta in crescita dello 0,39% (da 510 milioni a 512 milioni). Allo stesso modo, se si guarda al confronto rispetto ad aprile 2022, la raccolta in risparmio gestito è in calo del -39,93% (da 541 milioni) mentre quella in amministrato è in crescita del +79,02% (da 286 milioni). Da inizio anno si parla ad ogni modo di una raccolta netta totale positiva per 3,83 miliardi, superiore ai 3,20 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. I crediti erogati nel mese di aprile ammontano a 253 milioni, per un totale di 1,09 miliardi da gennaio. I premi assicurativi delle polizze protezione hanno raggiunto invece i 14 milioni, ovvero 57 milioni da inizio 2023.
Fineco, l’amministrato traina la raccolta netta
Nel caso di Fineco, la raccolta netta di aprile supera gli 831 milioni di euro, in calo però del -24,45% rispetto al mese precedente e del -16,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La raccolta amministrata risulta pari a 755 milioni (contro gli 1,6 miliardi di marzo), mentre quella gestita si attesta sui 267 milioni (contro i 155 milioni del mese precedente). I ricavi del brokerage sono stimati a 12 milioni di euro, per un totale da inizio anno di circa 65 milioni. Il patrimonio totale è tuttavia pari a 112,7 miliardi di euro, ovvero in crescita del +6% rispetto ai 105,8 miliardi di aprile 2022. Nel dettaglio, le masse del private banking incidono per 49,3 miliardi, registrando un aumento del +7% rispetto ai 46,1 miliardi di un anno fa.
Banca Generali, raccolta netta totale a 476 milioni
Banca Generali registra una raccolta netta totale nel mese di aprile di 476 milioni di euro, in calo del -28,42% rispetto a marzo 2023 (665 milioni) ma in rialzo del +4,16% rispetto ad aprile 2022 (457 milioni); da inizio anno si parla complessivamente di 2 miliardi di euro (+4,4% rispetto allo scorso anno). Le masse in consulenza evoluta si sono attestate invece sugli 8 miliardi di euro, registrando un incremento del +8,3% da gennaio. “Siamo molto soddisfatti del risultato che evidenzia ancora una volta la nostra capacità di crescita in ogni contesto”, dichiara Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali. “Siamo al massimo storico di portafoglio clienti, con oltre il 70% di questi che generano commissioni ricorrenti. Guardiamo con cautela alle sfide economico-finanziarie sui mercati per i prossimi mesi, ma siamo fiduciosi di poter continuare a crescere in linea ai target del piano”.
Azimut, confermati gli obiettivi di raccolta per il 2023
Ad aprile il Gruppo Azimut ha infine messo a segno una raccolta netta positiva per 270 milioni di euro, in calo del -56,52% rispetto al mese precedente (621 milioni) e del -2,53% rispetto ad aprile 2022 (277 milioni). La raccolta da inizio anno raggiunge i 2,8 miliardi di euro, di cui il 70% indirizzato in prodotti di risparmio gestito. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato risulta pari a 82,7 miliardi di euro, di cui 57 miliardi relativi alle masse gestite. “Anche se le condizioni attuali di mercato si sono discostate dalla nostra ipotesi di base, riconfermiamo i nostri obiettivi di 6-8 miliardi di euro di raccolta netta e di 450 milioni di euro di utile netto per il 2023”, rassicura Gabriele Blei, amministratore delegato del Gruppo.