ll cda della Banca Popolare di Sondrio ritiene che sia «nell’interesse di tutti gli azionisti poter valutare il profilo di solidità patrimoniale e le prospettive di crescita e creazione di valore del nuovo piano su base stand alone confrontandoli con le incertezze e i rischi connessi con uno scenario di integrazione con Bper». Il board evidenzia che la banca «rimane impegnata nell’esecuzione del proprio percorso di crescita». Esso include anche «la presentazione del nuovo piano, oltre all’analisi di opzioni strategiche che possano accelerare il percorso di creazione di valore».
Bper ha annunciato sinergie di costo per effetto dell’acquisizione della Banca Popolare di Sondrio pari a 190 milioni di euro. Ma ciò «desta preoccupazioni se si parametra alla sola base dei costi operativi» della banca valtellinese. Fa infatti «intravedere potenziali ricadute sul personale e sulla struttura organizzativa e commerciale della banca. Aspetto questo su cui la Popolare di Sondrio ha da sempre riservato particolare attenzione, raggiungendo livelli di efficienza (costo / reddito) competitivi nel panorama italiano”, ha comunicato la PopSo.
Il diniego della Popolare di Sondrio a Bper
Il cda precisa poi che l’offerta non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente discussa o concordata con la banca. Il corrispettivo unitario di scambio è pari a 1,450 azioni ordinarie di Bper per ogni azione di BP Sondrio. Sottolinea inoltre che il corrispettivo incorpora un premio pari al 6,6%. Ma alla luce delle giornate immediatamente successive all’annuncio, il rapporto di scambio esprime uno sconto implicito ormai pari a circa il 4%.
Si fa presente che l’offerta è stata annunciata in sostanziale concomitanza con l’approvazione e la diffusione al pubblico dei risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2024 di BP Sondrio, senza quindi consentire al mercato di apprezzare pienamente i risultati conseguiti dalla Banca nel corso dell’esercizio 2024, ampiamente superiori al consensus degli analisti. Inoltre, l’offerta, per le tempistiche e le modalità con cui è stata promossa ed annunciata, non riflette il percorso di creazione di valore della banca in ottica stand alone. La crescita di PopSo si caratterizza per la sostenibilità e i risultati costanti nel tempo. Elementi che mettono in risalto la resilienza del suo modello di business, tutti elementi che saranno parte del piano industriale 2025-2027.
La fusione con Bper rappresenterebbe la perdita dell’autonomia per la Popolare di Sondrio
Il cda ritiene che la fusione farebbe venir meno l’autonomia giuridica e decisionale di PopSo nelle sue zone, le più ricche e dinamiche del Paese. Bper vorrebbe realizzare l’incorporazione della Popolare di Sondrio nel minor tempo possibile, procedendo con l’operazione anche se le adesioni all’offerta non superassero la soglia del 50% del capitale sociale più un’azione. Papa ha infatti dichiarato che basterebbe il 35% più un’azione. Quest’ultimo caso risulterebbe difficilmente compatibile con l’intenzione di realizzare nel minor tempo possibile la fusione delle due banche. Ci sarebbero potenziali forti rischi di esecuzione. Non solo: sarebbe difficile estrarre sinergie in tempi rapidi in tale scenario.