Ad aver osservato una contrazione dei premi sono state sia le polizze di ramo I sia quelle di ramo III, anche se con una variazione assai più negativa per queste ultime
Alla dinamica, fortemente negativa per questa categoria di polizze il cui rendimento non è stabilito da contratto, avrebbe “contribuito l’elevata instabilità dei mercati azionari registrata a partire dallo scoppio del conflitto in Ucraina”, ha affermato l’Ania
La raccolta dei premi assicurativi del ramo vita ha subito un ulteriore rallentamento a 704 milioni di euro nel mese di agosto, con un calo annuo del 26,2%, se si considerano le imprese italiane, extra-Ue e il campione delle rappresentanze delle imprese comunitarie.
Secondo l’ultimo bollettino realizzato dall’Ania, si tratta del peggior agosto degli ultimi nove anni.
Il bilancio nei primi otto mesi dell’anno è di un calo pari al 15,7%, a 58,3 miliardi – con una riduzione del 3,2 % nel numero delle nuove polizze e adesioni, a 1,9 milioni.
Cala l’interesse per le polizze vita, l’analisi per ramo
Ad aver osservato una contrazione dei premi sono state sia le polizze di ramo I sia quelle di ramo III, anche se con una variazione assai più negativa per queste ultime, il cui rendimento è collegato alle performance dei mercati.
Le polizze vita di ramo I, quelle “tradizionali”, hanno ridotto la raccolta di premi mensili dell’8,5% ad agosto a 2,5 miliardi, con un risultato negativo del 6,8% nei primi otto mesi dell’anno: con 32,4 miliardi di premi raccolti le ramo I hanno generato i premi più ridotti dal 2014.
Per le polizze di ramo III unit linked, che rappresentano un terzo del totale dei premi, il calo di agosto è stato del 36% annuo a 1,3 miliardi di euro, con una riduzione del 22,3% da gennaio, a 17,7 miliardi. Alla dinamica, fortemente negativa per questa categoria di polizze il cui rendimento non è stabilito da contratto, avrebbe “contribuito l’elevata instabilità dei mercati azionari registrata a partire dallo scoppio del conflitto in Ucraina”, si legge nel documento dell’Ania.
L’unico ramo in crescita ad agosto è stato il V, la cui rilevanza in termini assoluti resta del tutto marginale con 36 milioni raccolti nel mese (più che raddoppiati sul 2021), e 340 milioni da inizio anno (-8,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Fra i dati in controtendenza c’è anche l’aumento delle sottoscrizioni di polizze vita di puro rischio, come le polizze temporanee caso morte, i cui nuovi premi sono cresciuti del 12,6% ad agosto e del 21,4% da inizio anno a 558 milioni di euro “il 43% di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, in aumento del 18,7%”.
Consulenti, il canale distributivo più colpito
Tutti i canali distributivi hanno registrato un calo nella raccolta dei premi vita nei primi otto mesi dell’anno. Ad aver pagato di più la diminuzione nell’interesse della clientela, però, sono stati soprattutto i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, con un calo del 27,8% da inizio anno e un new business pari a 7,5 miliardi di euro.
Ha pesato su questo risultato negativo l’avversione osservata quest’anno verso le polizze di ramo III, che per questo canale rappresentano il 60% della nuova produzione. Le unit linked, infatti, hanno registrato un calo nella raccolta pari al 36,7% da inizio anno, a 4,7 miliardi di euro.