Introduzione alle nuove regole sulle polizze vita
Un aspetto che merita un’attenta valutazione da parte di chi si accinge a stipulare una polizza unit-linked o multiramo è quello dei rendimenti effettivi del prodotto nell’ambito di un determinato orizzonte temporale, tenuto conto di una serie di variabili.
Il principio del cosiddetto value for money, secondo il quale i rendimenti attesi da un prodotto d’investimento assicurativo devono corrispondere ai benefici effettivi dello stesso – anche considerando costi, commissioni o penali – costituisce una priorità per il mercato assicurativo ed è principio ispiratore di molteplici interventi di vigilanza delle autorità europee del settore, compreso l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni).
Criteri e metodi per la valutazione del rapporto qualità -prezzo (value for money)
Sotto, le indicazioni metodologiche delle autorità di vigilanza sui costi e benefici dei prodotti d’investimento assicurativi.
A partire dal 2021, l’Eiopa (l’Autorità di vigilanza europea del settore assicurativo) ha introdotto criteri e metodi per la valutazione del rapporto qualità -prezzo (value for money) al fine di fornire agli operatori del mercato gli strumenti per valutare se i costi e le caratteristiche dei prodotti d’investimento assicurativi siano giustificati dai benefici offerti, introducendo un’innovativa metodologia in tre fasi per la definizione di parametri di riferimento (benchmark).
Tale metodologia è stata concepita con l’obiettivo di consentire alle autorità di vigilanza nazionali di identificare meglio i prodotti con un elevato valore di rischio e di garantire che gli interessi dei consumatori siano maggiormente tutelati.
Nell’ottobre 2024 Eiopa ha pubblicato un documento che illustra la metodologia per definire i benchmark per la valutazione del value for money dei prodotti assicurativi unit-linked e multiramo destinata a migliorare la trasparenza e la competitività nel mercato di tali prodotti.
Parallelamente alle iniziative europee dell’Eiopa, a livello italiano l’Ivass aveva già pubblicato nel marzo 2024 una Lettera al mercato che recava le proprie aspettative sulla governance e il controllo dei prodotti assicurativi (Pog), per garantire un’applicazione uniforme delle normative europee e nazionali a tutela dei consumatori.
Il ruolo dell’Ivass nel garantire il ‘value for money’ nelle polizze vita
In linea con la metodologia dell’Eiopa, l’Ivass ha sottolineato l’importanza per le imprese di valutare il valore offerto dai propri prodotti, non solo in termini di costi e rendimenti, ma anche in relazione alla loro adeguatezza per il target di clientela a cui sono destinati. L’autorità di vigilanza italiana si aspetta che le imprese assicurative e gli intermediari adottino un approccio strutturato nella progettazione e revisione dei prodotti, monitorando continuamente l’equilibrio tra costi, benefici e rischi per i contraenti.
In tale contesto, gli aspetti chiave delle aspettative delI’Ivass sono costituiti da:
- una chiara definizione del mercato di riferimento;
- un test del prodotto e la misurazione di un adeguato valore dello stesso per il cliente (ovvero la compatibilità dei costi e degli oneri con le esigenze, gli obiettivi e le caratteristiche del mercato di riferimento, che devono essere svolte in maniera distinta dalle analisi di sostenibilità e redditività per l’impresa produttrice, ma in coerenza con le stesse);
- un profit test lato cliente: l’Ivass infatti si attende che le attività di test di prodotto siano incentrate sulla prospettiva del cliente e includano uno sviluppo di tutti i flussi generati dalla polizza lungo il suo ciclo di vita in termini di premi, prestazioni e costi per misurare, attraverso opportuni indicatori, il valore del prodotto per il cliente. Tale misurazione dovrebbe condurre a determinare la performance del prodotto per il cliente al netto dei costi, la prestazione prevista nel caso di evento legato al rischio biometrico e l’incidenza dei costi sui diversi orizzonti temporali significativi del prodotto;
- monitoraggio, revisione e riesame dei prodotti assicurativi nel corso del tempo, in modo tale che si possa tener conto dell’esperienza maturata sul prodotto rispetto alle valutazioni effettuate prima della sua commercializzazione.
La metodologia Eiopa per valutare costi e rendimenti delle polizze vita
La creazione di parametri standardizzati di riferimento per valutare i costi/benefici dei prodotti assicurativi dovrebbe seguire – secondo le indicazioni di Eiopa – un processo articolato in tre fasi fondamentali.
1. Classificazione dei prodotti in gruppi omogenei
La prima fase prevede la classificazione dei prodotti in gruppi omogenei (cluster) sulla base di caratteristiche simili, con l’obiettivo di agevolarne la comparabilità . Tra i criteri utilizzati figurano la categoria del prodotto (unit-linked pure o polizze multi-ramo con componente rivalutabile) la frequenza del premio (unico o ricorrente), l’orizzonte temporale raccomandato (breve, medio o lungo termine), la presenza di coperture biometriche e la composizione degli attivi sottostanti. Questo passaggio è essenziale per evitare confronti inappropriati tra prodotti troppo diversi.
2. Definizione di indicatori di performance
Per ogni cluster vengono individuati parametri chiave per valutare costi e rendimenti attesi, come costi di ingresso, indicatori dei costi totali e tassi di rendimento. Questi indicatori permettono ai consumatori di confrontare i prodotti e identificare quelli con il miglior rapporto costo-beneficio.
3. Raccolta dei dati e calibrazione dei benchmark
Infine, i benchmark vengono calibrati utilizzando dati raccolti a livello europeo. La calibrazione tiene conto delle differenze tra i mercati nazionali e consente di creare parametri aggiornati e affidabili. Questo processo garantisce che i benchmark riflettano le condizioni reali di mercato, rendendoli strumenti pratici e accessibili per gli investitori.
Impatti su compagnie assicurative e intermediari
Inizialmente l’Eiopa condividerà i benchmark solo con le autorità di vigilanza nazionali. Una volta che i parametri di riferimento saranno sufficientemente testati, le autorità nazionali potranno condividere le informazioni con gli assicuratori per aiutarli a determinare se i propri prodotti unit-linked o multiramo offrono valore alla clientela, ad esempio per verificare che i costi siano proporzionati rispetto ad altre offerte sul mercato.
Dal punto di vista delle compagnie assicurative e degli intermediari, la metodologia dell’Eiopa imporrà nuovi standard di trasparenza e allineamento agli interessi dei consumatori. Le imprese dovranno rivedere i propri modelli di costo e comunicare in modo chiaro le caratteristiche dei prodotti. Questo potrebbe portare a una competizione più sana, basata non solo sul prezzo, ma anche sulla qualità dei servizi offerti.
L’impatto delle nuove regole sulla competitività del mercato assicurativo
La metodologia dei benchmark dell’Eiopa può rappresentare un importante passo avanti nella tutela dei clienti consumatori, ma richiederà un uso consapevole da parte delle compagnie assicurative per garantire un effettivo miglioramento dell’offerta.
In particolare, le imprese dovranno tener presente alcune limitazioni che i parametri standardizzati presentano, in modo da poter adottare specifiche misure correttive.
A tal riguardo le compagnie di assicurazione dovranno considerare che:
- i benchmark non costituiscono la modalità esclusiva per valutare il valore dei prodotti e dovranno quindi garantire che tutti i costi siano identificati, giustificati e coerenti con il mercato di riferimento;
- i benchmark non possono riflettere tutte le specificità dei prodotti e le esigenze dei clienti consumatori;
- se un prodotto presenta valori al di fuori dai parametri di riferimento, il produttore dovrebbe essere in grado di dimostrare che offre benefici rilevanti anche se non catturati dalla classificazione;
- i benchmark non sono pensati come strumenti di trasparenza per i clienti finali, poiché la loro interpretazione richiede competenze tecniche specifiche che potrebbe non essere di facile comprensione per la maggior parte dei consumatori, pertanto la metodologia dei parametri di riferimento per il value for money non sarà oggetto di specifica informativa da parte dei distributori nei confronti dei contraenti in sede pre-contrattuale, ma è da intendersi piuttosto quale strumento di vigilanza.
Conclusioni: maggiore tutela e trasparenza per i clienti delle polizze vita
Gli interventi di Ivass ed Eiopa mirano a rafforzare la tutela dei clienti consumatori promuovendo un mercato assicurativo più equo, trasparente e competitivo. Per le compagnie e gli intermediari, ciò comporta sicuramente una maggiore responsabilità nella progettazione e distribuzione dei prodotti e probabilmente maggiori costi di compliance interna, ma il risultato dovrebbe essere di migliorare la fiducia degli investitori e la sostenibilità del settore e quindi un aumento della produttività generale.