Collezione Agrati, il “folle amore” che lascia l’Italia

Teresa Scarale
Teresa Scarale
27.10.2022
Tempo di lettura: 2'
Saranno le scintillanti piazze di Christie’s (New York, Parigi, Milano) ad accogliere la dismissione di parte della collezione Agrati. Una fetta cospicua della prestigiosa raccolta di arte contemporanea fu donata a Intesa Sanpaolo, che la celebrò con una importante mostra alle milanesi Gallerie d’Italia

Un Folle Amore - The Agrati Collection è il titolo eloquente dell’asta che Christie’s New York terrà il 17 novembre 2022 nella Grande Mela, nel cuore della “Marquee Week” autunnale (la settimana che, due volte all’anno, accoglie le aste a maggior numero di zeri della casa). La seconda e la terza seduta si svolgeranno successivamente a Parigi (30 novembre) e a Milano (in realtà online, dal 23 novembre al 5 dicembre). La collezione Luigi e Peppino Agrati è una delle più importanti raccolte private di arte contemporanea, messa insieme in anni di “folle amore” e intelligenza artistica. I due industriali, figli della borghesia illuminata lombarda, la assemblarono a partire dal 1968. Nel corso degli ultimi 50 anni il gruppo di opere si è ampliato fino a diventare una delle più importanti collezioni private al mondo di opere (un centinaio) di artisti contemporanei italiani e internazionali della seconda metà del XX secolo.

Agrati, riduttivo definirla una collezione d’impresa

Dall’Informale alla pop art, dall’arte povera all’arte concettuale per arrivare al neoespressionismo e alla transavanguardia, la collezione Agrati attraversa e intreccia i movimenti che hanno segnato il percorso dell’arte mondiale nella seconda metà del Novecento. Se ne considerino solo alcuni artisti: Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Robert Rauschenberg, Christo, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Mario Schifano, Alberto Burri, Fausto Melotti. Il gruppo di opere che nel giro di qualche settimana cambierà proprietario comprende artisti blue chip come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Lucio Fontana, Piero Manzoni e Minjung Kim. Quest’ultimo in particolare è amico di famiglia ed esecutore testamentario di Luigi Agrati (scomparso nel 2016).


Le opere più importanti della collezione Agrati in asta da Christie’s

Untitled, 1981, di Jean-Michel Basquiat (stima: 4.000.000-7.000.000 di dollari) è un esemplare eccellente del primo stile di colui che sarà definito in seguito il “Picasso nero”. È un dipinto autobiografico, realizzato dall’artista 22enne che ricorda un incidente d'auto in cui lui stesso fu coinvolto all'età di 8 anni.

 

Sempre autobiografica è l’opera di Andy Warhol, Autoritratto, 1978 (valutazione: 2.500.000-4.000.000 dollari). Una rarissima tipologia di quadro a firma del padre della pop art: è uno dei soli otto ritratti in questo formato che Warhol realizzò all'inizio del 1978, l'unico rimasto in mani private a essere dipinto con una tavolozza d'oro. L’autoritratto, che si caratterizza per le tre vedute sovrapposte dell'artista, appartiene a una delle sue serie di maggior spessore psicologico e vanta un curriculum di tutto rispetto: esposto in numerose mostre internazionali, è stato anche la copertina del libro (1979) Andy Warhol: Portraits of the '70s.

 

Meraviglioso il Concetto Spaziale, 1953, di Lucio Fontana (1.800.000-3.000.000 di dollari). Si tratta di un esempio particolarmente energico dell'opera di Fontana: le applicazioni di vernice bianca sono spesse e ripetute, in una serie di segni e vetri rotti che si espandono dal centro della tela. Superando i vincoli della bidimensionalità, la progressione delle bande di colore dinamizza lo spazio.

 

Dopo la morte di Peppino Agrati, avvenuta nel 1990, il testimone del collezionismo fu raccolto dal fratello Luigi e da sua moglie, che donarono gran parte della collezione di famiglia al gruppo bancario Intesa Sanpaolo, impegnato in prima linea nella valorizzazione del patrimonio artistico italiano. La banca celebrò la collezione dei due imprenditori con la mostra alle Gallerie d’Italia – Piazza della Scala la mostra Arte come rivelazione. Dalla collezione Luigi e Peppino Agrati, tenutasi dal 16 maggio al 19 agosto 2018.


Piero Mazoni



Minjung Kim



Picasso

Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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