Basquiat de' Medici contro Basquiat faraone

6.5.2021
Tempo di lettura: 5'
A distanza di 24 ore l'uno dall'altro, verranno offerti in asta da Christie's e Sotheby's due enormi tele del Picasso nero. Una celebra il Rinascimento, l'altra fissa nella coscienza collettiva un evento drammatico. Entrambe hanno un pedigree eccellente
Che il 2021 sarebbe stato l'anno di Jean-Michel Basquiat (1960-1988) lo si era capito a febbraio, quando Christie's annunciava che il 23 marzo avrebbe venduto a Hong Kong un suo Guerriero. Il Warrior sarebbe poi stato battuto a 42 milioni di dollari, aggiudicazione record per l'arte occidentale in Asia. Le aste di maggio (le più importanti, insieme con quelle di novembre) non potevano essere da meno. Così, Christie's si trova a offrire il monumentale In This Case, 1983, 197,8 x 187,3 cm (50 milioni la stima) l'11 maggio 2021 durante la sua 21th Century Evening Sale e Sotheby's Versus Medici, 1982 (35-50 milioni la stima) il giorno seguente, nella sua.
Entrambe le opere sono autentici gioielli dell'arte contemporanea. In This Case fa parte della trilogia (1981-1983) dei teschi di Basquiat, l'ultimo in ordine di tempo. E probabilmente il più viscerale e sanguigno. Nel drammatico color carminio della tela spicca, giallo e vivido, un unico occhio che fissa l'osservatore, rendendogli impossibile guardare altrove. La precisione lineare del tratto si sposa con la gestualità primordiale delle pitture rupestri, con il sapore cubista della torsione craniale e il vigore espressivo della street art.

Jean-Michel Basquiat, In the case, 1983. Courtesy Christie's
Gray's Anatomy
La nota di presentazione di Christie's parla del teschio come di una fornace in cui il giovanissimo artista riversava tutta la sua immaginazione visuale, mischiando insieme “secoli di influenze stilistiche”. Del resto all'origine dell'ossessione “scheletrica” dell'artista c'era una copia dell'anatomia di Henry Gray ricevuta in dono dalla madre mentre Jean-Michel bambino era in ospedale dopo un investimento auto. A questo libro si aggiunsero ben presto l'Anatomia artistica di Paul Richer, un volume del 1966 su Leonardo da Vinci e Arte rupestre africana di Burchard Brentjes.
In this case è un tributo alla barbara uccisione del giovane street artist afroamericano Michael Stewart, avvenuta proprio nel 1983 in seguito al suo arresto da parte della polizia di Manhattan. Dal punto di vista del collezionismo, la sua storia è eccellente: a metterlo in vendita è infatti Giancarlo Giammetti, co-fondantore di Valentino e compagno di monsieur Garavani. Il manager aveva acquistato l'opera da Larry Gagosian nel 2007. Il dipinto ha fatto anche parte – fra le altre – della grande retrospettiva dedicata al Picasso nero dalla Fondazione Louis Vuitton di Parigi.

Viaggio in Italia (e ritorno)
C'è l'eco dell'Italia e del suo Rinascimento in Versus Medici, che sarà invece protagonista della Contemporary Art Evening Sale di Sotheby's. Questo dipinto spavaldo – eseguito su tre tele giustapposte – fa seguito al viaggio che il genio afroamericano compì nel 1981 in Italia (quanti grandi artisti americani del XX secolo furono viaggiatori in Italia? Da Mark Rothko a Cy Twombly…). In quell'anno si tenne infatti a Modena, presso la galleria di Emilio Mazzoli, la sua prima personale. Il giovane figlio di immigrati haitiani e portoricani trova nel nostro paese illuminazione artistica grazie alla conoscenza delle opere del Rinascimento. Vi farà ritorno nel 1982, per una mostra da Mario Diacono a Roma. In Versus Medici il pittore si auto-incorona erede e oppositore della storia dell'arte europea (che lui ha studiato benissimo) e della lunga linea rinascimentale che almeno idealmente comincia con i Medici.
Il ritratto Versus Medici lascia la sua ultima collocazione dopo 31 anni. Vi era infatti entrato nel 1990. Negli otto anni precedenti era stato del celebre collezionista Stephane Janssen che lo acquistò direttamente dallo studio dell'artista nel 1982, col gallerista Larry Gagosian come intermediario. È stato esposto molte volte, anche in occasione della Biennale di Venezia 2017 a Palazzo Fortuny.

Jean-Michel Basquiat, Versus Medici, 1982. Courtesy Sotheby's
Basquiat de' Medici o faraone: l'apoteosi
Versus Medici reca in alto a destra tre volte l'enigmatica iscrizione “Aopkehsks”, probabilmente “apoteosi”, in greco, oppure l'ellenizzazione del nome del faraone egiziano Amenhote. Una curiosità relativa all'altro Basquiat, In this case: nel 2002 il quadro costava meno di un milione di dollari (999.500).
Dell'artista prematuramente scomparso, due sono i quadri che a oggi hanno superato i 50 milioni di dollari, entrambi Untitled del 1982. Uno venduto da Christie's New York nel maggio 2016 per 57,3 milioni, e l'altro aggiudicato da Sotheby's nel maggio 2017 per oltre 110 milioni di dollari. Probabilmente se ne aggiungerà un terzo a breve.
