Truenumbers ha pubblicato un’infografica da cui si evincono i paesi dell’Unione Europea più danneggiati dall’evasione fiscale
Dal 2016 al 2021 i miliardi di euro nascosti all’estero dagli italiani sono passati da 142 a 227, per una crescita di più del 95%
Al primo posto dei paesi più danneggiati si posiziona Malta, dove le perdite arrivano a pesare per l’1,58% del pil
La ricchezza italiana parcheggiata in conti off-shore è in rapida crescita. Dai 142 miliardi di euro del 2016 nascosti all’estero si infatti è passati nell’arco di soli cinque anni a 227 miliardi di euro del 2021: una crescita di ben il 95%. È quanto emerge da un’infografica di Truenumbers, che ha evidenziato come il dato italiano rispecchia la tendenza in atto a livello globale. Nel 2018, infatti, erano 8.600 i miliardi offshore detenuti in tutto il mondo, in aumento del 17,81% rispetto al 2016. A quanto ammonta il danno per gli Stati europei?
L’evasione fiscale costa e costa tanto. Il mancato introito dell’Italia, per esempio, nel solo 2021 è stato pari a 12,4 miliardi. Tanto? In termini di perdite medie annue di gettito fiscale si tratta dello 0,2% del Pil, percentuale che fa dell’Italia il quattordicesimo paese dell’Unione Europea più danneggiato dagli evasori. Al primo posto, forse a sorpresa dato che lei stessa è un paradiso fiscale, si posiziona Malta, dove le perdite arrivano a pesare per l’1,58% del pil. Chiudono il podio Cipro e il Portogallo, dove il danno è quantificato rispettivamente nel 1,21% e nello 0,79% del pil.
A livello europeo a quanto ammonta l’evasione e la conseguente perdita di gettito? I dati dell’Annual Report on Taxation della Commissione europea mostrano come i contribuenti dell’Ue detengono offshore un patrimonio pari a 1.700 miliardi di euro, il 12% del Pil europeo, comportando una perdita media di gettito fiscale nell’Unione pari a 124 miliardi di euro. Anche in questo caso si tratta di una perdita che ci è decisamente acuita nel tempo, con un incremento dal 2016 ad oggi pari a 169,6%, in parte dovuto al rialzo dei prezzi dei titoli azionari. Lo studio della Commissione europea ha poi identificato altri fattori responsabili del progressivo aumento della ricchezza offshore: il 18% dei cittadini Ue con un patrimonio ultra elevato investe infatti in proprietà all’estero per un totale di 1.300 miliardi di euro. Le assicurazioni sulla vita invece contano per 5,3 miliardi di euro mentre i contanti per 17,9 miliardi di euro.