Una superba creazione vintage di Bulgari, un orologio- serpente in oro, diamante rosa chiaro diamanti e rubini, si è imposto come pezzo preferito dei collezionisti accorsi da Phillips a Ginevra per l’asta The Geneva Jewels: IV del 12 maggio 2025 nella elegante cornice dell’Hôtel Président, in concomitanza con GemGenève. Con l’equivalente di 571.833 dollari (482.600 franchi), è stato il lotto più costoso di tutta la vendita.

Il serpente icona di Bulgari e l’orologio a sorpresa
La creazione firmata Bulgari e risalente ai tardi anni Cinquanta, non è semplicemente un “gioiello preziosissimo”. Più che un “orologio”, è un’autentica meraviglia di ingegno orafo. Il corpo in oro spazzolato è decorato con squame dello stesso metallo, arricchite da diamanti in taglio marquise, presenti pure sul capo della bestiola.

Quivi, sono anche diamanti di taglio brillante e un diamante rosa chiaro taglio marquise del peso di 1,01 carati. La brillantezza degli occhi si rivela grazie a seducenti rubini in taglio pera. E l’orologio? È nelle fauci del serpente. Aprendosi, la bocca infatti rivela un piccolo segnatempo a movimento meccanico. Il quadrante, firmato LeCoultre – del diametro di circa 12 millimetri – è in argento, con gli indici dorati. La circonferenza interna del bracciale infine, è di circa 150 mm, espandibile. Il pezzo è stato venduto nella sua scatola originale.

Ma chi era Bulgari, colui che portò la gioielleria italiana sul tetto del mondo? Originario di Kalarites, Grecia, Sotirios Voulgaris emigrò a Roma a causa delle difficili condizioni economiche del suo paese. Arrivò in Italia nel 1880 e con pochi soldi in tasca. Nei successivi quattro anni, si sarebbe dedicato a creare la casa orafa leggendaria nota in tutto il mondo. Nel 1884 infatti, Bulgari aprì i battenti, facendo conoscere e amare quello stile inconfondibile che attinge dalle tradizioni artigianali greche e romane, bilanciando con eleganza forme e volumi.

Perle naturali e gioielli Art Déco fanno il tutto esaurito
Nella stessa asta, sono andati tutti esauriti i pezzi di alta gioielleria con perle naturali e i gioielli di epoca Art Déco. Lo ribadisce il deus ex machina Benoît Repellin, responsabile mondiale della gioielleria di Phillips: «I risultati dell’asta confermano il fascino perdurante dei gioielli d’epoca e il gusto raffinato della nostra clientela internazionale. La domanda è stata particolarmente vivace per i gioielli Art Déco e per le perle naturali, entrambe le categorie vendute al 100%. In generale, l’87% dei lotti battuti ha superato le stime minime prevendita, mentre oltre la metà ha superato le stime iniziali». Phillips ha scelto di celebrare questa tipologia di gioielli in omaggio al centenario dell’Esposizione delle Arti Decorative di Parigi del 1925.

Prosegue il banditore: «I pezzi Art Déco hanno totalizzato 807.720 franchi svizzeri, quasi il triplo rispetto alle stime prevendita, con il 93% dei lotti che ha superato le previsioni. Le perle naturali si sono distinte per una performance straordinaria, raggiungendo un totale di 708.660 franchi svizzeri, pari al 327% in più rispetto alla stima minima».
Oltre alle perle e all’art déco, hanno riscosso grande successo i gioielli firmati e le gemme colorate, tutte “di qualità straordinaria”, fa sapere la casa d’aste londinese, confermando la solida domanda globale per i pezzi rari e di pregio storico. «Anche i gioielli firmati continuano a riscuotere un forte interesse, con l’86% dei lotti venduti e con la maggior parte dei lotti che ha ampiamente superato le aspettative. Non vediamo l’ora di accogliere i collezionisti nei nostri spazi di New York in occasione della prossima asta dal vivo, in programma il 12 giugno”.
Completano il podio e non solo
Completano il podio un anello di Graff con diamanti e zaffiro da 13,42 carati (seconda posizione) e una collana con diamanti e rubini.


Impossibile però non citare le due splendide tormaline di qualità Paraiba in top ten: la prima (quarto posto) non montata su nessun gioiello.

La seconda, in taglio pera (quinta posizione), è invece incastonata su un anello, attorniata da luminosi diamanti incolore.

Alcune chicche di gioielleria Art Déco
Risale al 1910 una spilla Cartier realizzata dal celebre Atelier Henri Picq, noto per realizzare durante quel periodo pezzi per le maison più prestigiose (44.450 franchi). La contemporaneità di questo pezzo, come del successivo di Janesich, lascia di stucco. Il design è a traforo, a conferire leggerezza al pezzo. Il taglio dei diamanti è circolare, a taglio singolo e a taglio rosa; l’incastonatura è a millegrain, per un diametro di circa 40 mm.

La spilla Cartier dell'Atelier Henri Picq (44.450 franchi / 54.059 dollari) indossata con gli orecchini in diamanti di Chaumet, presentati nella stessa asta
Solo una decina d’anni più tardi, negli anni Venti, nasceva una spilla in cristallo di rocca e diamanti, a opera di Janesich. Esagonale e satinato, anche questo gioiello è impreziosito da diamanti taglio circolare, singolo e rosa. Misura 29 x 32 mm circa. Qualcuno se l’è portata a casa per l’interessante cifra di 6.350 franchi.

Janesich, spilla in cristallo di rocca e diamanti (6.350 franchi / 7.723 dollari)
Da citare anche un paio di orecchini in diamanti di Chaumet (1934). Rimasti nella stessa collezione familiare per generazioni, facevano originariamente parte della corbeille de mariage (cestino da matrimonio) di una sposa del 1934. Sono stati aggiudicati dal martelletto di Repellin a 114.300 franchi.

Orecchini Chaumet, 114.300 franchi / 139.009 dollari
Adorabile una minaudière di Van Cleef & Arpels. Incisa con motivi floreali e impreziosita da diamanti taglio brillante e singolo, al suo interno rivela uno specchio, due scomparti, un porta-rossetto e un pettine in oro e tartaruga. Misura circa 139 x 80 x 20 mm.

Minaudière di Van Clef & Arples
Nel complesso, l’evento ha attirato oltre 2.400 visitatori durante l’anteprima e la sessione di vendita. Oltre 40 i paesi di provenienza di collezionisti e appassionati che hanno partecipato attivamente all’asta, sia di persona che al telefono e sulla piattaforma online, con una significativa affluenza dal Medio Oriente, mercato da sempre molto attento all’acquisto di gioielli unici.
Domande frequenti su L’orologio serpente di Bulgari domina Ginevra
Un orologio-serpente vintage di Bulgari in oro, diamanti rosa chiaro, diamanti e rubini si è distinto come il pezzo preferito dai collezionisti all'asta The Geneva Jewels: IV del 12 maggio 2025.
L'orologio serpente di Bulgari è stato venduto per l'equivalente di 571.833 dollari, corrispondenti a 482.600 franchi svizzeri, diventando il lotto più costoso dell'intera asta.
L'asta The Geneva Jewels: IV, dove è stato venduto l'orologio Bulgari, si è svolta presso l'Hôtel Président di Ginevra.
L'asta The Geneva Jewels: IV si è svolta in concomitanza con GemGenève.
Oltre all'orologio serpente, l'asta includeva anche perle naturali e gioielli Art Déco, che hanno riscosso un notevole successo.