L’equilibrio di genere nelle assunzioni e nelle promozioni può avere un impatto sui risultati: per la divisione insurance di Intesa Sanpaolo si parla di una crescita dell’utile netto di circa il 5% annuo fin dal 2014
Le donne della business unit assicurativa rappresentano il 54% del totale della popolazione aziendale. In “rosa” anche il 43% delle posizioni manageriali
Secondo Roberta Accettura, il nextworking richiede un cambio di mindset, oltre a un focus su spazi di socialità, brainstorming e innovazione. Con un occhio ai giovani
“Nell’ultimo anno ci siamo spostati verso un remote working massivo, grazie a ulteriori investimenti in termini di trasformazione digitale e tecnologica. Il gruppo nel suo complesso è riuscito a gestire la situazione di crisi epidemiologica con piena soddisfazione del personale interno. Certo, non sono mancati dei problemi, legati per esempio alla chiusura delle scuole. Ma abbiamo cercato di intensificare l’ascolto e la condivisione di queste preoccupazioni, sensibilizzando i nostri manager al rispetto degli orari, della pausa pranzo e della divisione tra vita privata e professionale. Tra l’altro, il gruppo ha messo a disposizione anche un servizio di ascolto psicologico per chi avesse avuto bisogno di confrontarsi con dei professionisti”, racconta Accettura. Volgendo lo sguardo anche alle carriere del futuro.
Il gruppo Intesa Sanpaolo nel suo complesso si è dotato negli anni di strumenti concreti che hanno consentito all’istituto di vantare oggi un numero maggiore di donne rispetto agli uomini (54% contro il 46%) e di godere di una buona posizione in termini di donne dirigenti (27% contro una media italiana del 17,6%), manager (40%) e direttrici di filiali (40%). Grazie al proprio approccio (sul fronte della leadership femminile e sviluppo dei talenti, parità retributiva di genere, cultura dell’inclusione, politiche contro le molestie e attività di promozione a favore dell’universo femminile), il gruppo guidato da Carlo Messina è stato inserito per il quarto anno consecutivo all’interno dell’edizione 2021 del Bloomberg gender equality index, con un punteggio pari all’82,1% (13,9 punti percentuali al di sopra della media del settore finanziario globale).
Tra le principali iniziative adottate si segnala la policy “principi in materia di diversity & inclusion”, che esplicita la politica di inclusione verso tutte le forme di diversità e si basa sul rispetto di tutte le persone, sulla meritocrazia e sulle pari opportunità, individuando impegni e comportamenti concreti. Ma anche un kpi specifico per la valutazione delle performance dei 1.200 manager dell’istituto sulla valorizzazione dell’equità di genere, oltre a programmi di accelerazione delle carriere femminili, specifici percorsi formativi a favore dell’inclusione e un sistema integrato di welfare sulla gestione del tempo e dell’equilibrio tra esigenze aziendali e personali dei dipendenti, dalla banca del tempo agli asili nido aziendali. Sul fronte del diversity management, in particolare, il gruppo prevede infine una formazione sulla leadership inclusiva e i pregiudizi inconsci per i top manager, group coaching sui comportamenti inclusivi, iniziative a supporto della genitorialità, programmi rivolti alle persone lungo-assenti (come i richiedenti di congedi di maternità o paternità, ma anche malattia e motivi familiari o personali), iniziative di ascolto dei bisogni delle diverse generazioni e un gruppo interfunzionale composto in gran parte da professionisti certificati dalla Regione Lombardia come disability manager, per sostenere e valorizzare il contributo di tutti i dipendenti.