Il testo, dopo aver ottenuto la fiducia della Camera, passa all’esame del Senato che dovrebbe approvarlo definitivamente entro la fine della settimana
Per esigenze legate al sostegno alla realizzazione di investimenti, la garanzia sarà concessa nella misura massima dell’80% per tutti i soggetti beneficiari
Le richieste pervenute al fondo di garanzia tra il 16 marzo 2020 e il 22 febbraio 2022 hanno raggiunto quota 2.616.495 per un valore complessivo che supera i 227,6 miliardi di euro
Intanto, stando agli ultimi dati pubblicati dalla task force liquidità (cui fanno parte il ministero dell’Economia e delle finanze, il ministero dello Sviluppo economico, Banca d’Italia, l’Associazione bancaria italiana, Mediocredito centrale e Sace) nella giornata del 23 febbraio, le richieste di garanzia pervenute al fondo tra il 16 marzo 2020 e il 22 febbraio 2022 hanno raggiunto quota 2.616.495 per un valore complessivo che supera i 227,6 miliardi di euro. Come si legge nella nota, si parla di “garanzie a favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti”. Nel dettaglio, le domande relative alle misure introdotte dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità” sono 2.598.243 per un importo finanziato che sfiora i 225,9 miliardi di euro.
Le richieste relative ai finanziamenti fino a 30mila euro, che possono essere erogate anche prima di ottenere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del gestore, sono invece 1.180.850 per circa 23 miliardi di euro. Le garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del decreto “Cura Italia” sono 694.903 per un importo complessivo che si avvicina ai 27 miliardi. Infine, i prestiti garantiti nell’ambito di “Garanzia Italia” di Sace (la società per azioni del gruppo italiano a partecipazione pubblica Cassa depositi e prestiti) ammontano a 32,9 miliardi di euro per 4.581 operazioni.