I “rinoceronti grigi” sono minacce che dovremmo essere in grado di notare ma che spesso non vediamo o che vediamo ma ignoriamo volontariamente. Evitarli può significare accettare una minaccia e trasformarla in opportunità o, quantomeno, ridurre al minimo i danni
Gli esseri umani sono vulnerabili a pregiudizi cognitivi che li spingono a prestare più attenzione a ciò che vogliono sentire che a ciò che devono sentire. Sono distratti da informazioni o eventi che risuonano emotivamente
Wucker: “La prima lezione delle grandi crisi finanziarie del passato è che ciò che sale velocemente è probabile che prima o poi scenda velocemente. La seconda lezione è che una politica monetaria estremamente allentata alimenta i cicli di investimento di boom e di bust”
Immaginiamo di prendere un volo per la Tanzania per un safari nel Serengeti. L’eccitazione di incontrare un animale in via d’estinzione, come un rinoceronte, è tale da spingerci a sottovalutare le istruzioni della guida per scovarlo. Poi lo vediamo, di fronte a noi. L’eccitazione si trasforma in panico e il rinoceronte parte alla carica, puntando il suo corno verso di noi. Un pericolo ovvio, ma che ci coglie impreparati. Vi chiederete cosa c’entra con i mercati finanziari. A raccontarlo a We Wealth è Michele Wucker, strategist e speaker americana, esperta di crisi economiche. Ideatrice del concetto del “rinoceronte grigio” (che è anche il titolo del libro pubblicato in Italia con Roi edizioni) di cui anche Xi Jinping ne ha fatto un elemento chiave della pianificazione economica cinese, il suo Ted Talk ha accumulato oltre 2,5 milioni di visualizzazioni.
Da dove nasce la metafora del rinoceronte grigio?
Da un mio precedente lavoro di confronto tra le crisi finanziarie di Argentina e Grecia. La differenza tra le risposte dei due paesi nel 2000-01 e nel 2011-12 mi ha spinto a chiedermi perché alcuni decisori si accorgono di una cosa grande e spaventosa e agiscono efficacemente per evitare una crisi grave, mentre altri si lasciano calpestare. La parte del rinoceronte della metafora è il pericolo massiccio di due tonnellate che punta il suo corno verso di voi. Il colore grigio ci ricorda che la maggior parte degli esseri umani non è così brava come pensiamo a riconoscere e ad affrontare ciò che ci sta di fronte. Qualsiasi bambino di cinque anni allo zoo dirà che il rinoceronte davanti a voi è grigio. Ma gli zoologi ci dicono che si tratta di rinoceronti “neri” o “bianchi”, il che confonde ciò che è ovvio: a meno che non si rotolino in un fango di colore diverso, tutti i rinoceronti sono grigi. Il concetto è un modo per spiegare perché la maggior parte di noi non riesce a vedere ciò che è ovvio.
Ecco, ma perché accade? Perché la maggior parte dei leader spesso ignora problemi evidenti, come la crisi dei mutui subprime del 2008, finché non è troppo tardi?
Tutti gli esseri umani sono vulnerabili ai pregiudizi cognitivi che ci fanno prestare più attenzione a ciò che vogliamo sentire che a ciò che dobbiamo sentire. Siamo distratti da informazioni o eventi che risuonano emotivamente, quindi spesso trascuriamo informazioni importanti. E la maggior parte di noi preferisce avere torto in un gruppo piuttosto che avere ragione da soli. Incentivi mal concepiti e persino perversi spesso incoraggiano le persone a tirarla per le lunghe e a lasciare che qualcun altro se ne occupi, ad esempio cicli politici troppo brevi, oppure obiettivi di retribuzione o di guadagno che favoriscono soluzioni a breve termine o non ne favoriscono affatto, invece di creare valore a lungo termine per le organizzazioni. Prima della crisi dei subprime del 2008, molti investitori hanno fatto eccessivo affidamento sui rating “investment grade” per titoli che non erano affatto di qualità come sostenevano le agenzie di rating. La maggior parte degli acquirenti di case, dei creditori e degli investitori non ha prestato sufficiente attenzione al fatto che un aumento così vertiginoso dei prezzi dei beni non era destinato a durare. Creditori senza scrupoli hanno convinto alcuni acquirenti che potevano permettersi proprietà che in realtà erano troppo costose. Le autorità di regolamentazione non hanno prestato attenzione come avrebbero dovuto. Quasi tutti hanno semplicemente creduto a ciò che volevano credere. Nessuno voleva togliere la ciotola del punch alla festa.
Un po’ quello che è accaduto anche di recente, se pensiamo alla Silicon Valley Bank…
Non appena la Silicon Valley Bank ha fatto notizia, la mia casella di posta elettronica si è riempita di domande: cigno nero o rinoceronte grigio? Non era un segreto che i tassi di interesse stessero aumentando, né che con l’aumento dei tassi di interesse i prezzi dei titoli a reddito fisso scendessero. Né era un mistero che, con il ritiro degli investitori e dei finanziatori, molte aziende avrebbero dovuto ritirare i risparmi per coprire i costi. E i banchieri dovrebbero sapere che è pericoloso non coprire adeguatamente il rischio di tasso d’interesse. Le autorità di regolamentazione avevano avvertito la Svb di molti problemi, anche se evidentemente non in modo abbastanza incisivo.
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Ma come si può evitare un rinoceronte grigio quando si tratta di mercati finanziari? Come riconoscere e gestire nel tempo eventi potenzialmente catastrofici per ottenere un vantaggio competitivo in termini di performance?
La prima lezione delle grandi crisi finanziarie del passato è che ciò che sale velocemente è probabile che prima o poi scenda velocemente. La seconda lezione è che troppi partecipanti al mercato sono troppo ansiosi di convincersi che “questa volta è diverso”. La terza è che una politica monetaria estremamente allentata alimenta i cicli di investimento di boom e di bust. Di conseguenza, la prima cosa da riconoscere per evitare i rinoceronti grigi dei mercati finanziari è che gli eventi potenzialmente catastrofici richiedono un nuovo sguardo perché la maggior parte di noi non è così brava come vorremmo pensare ad affrontarli efficacemente. Il problema raramente è identificare i rinoceronti che abbiamo di fronte. È che la maggior parte degli investitori e dei team di gestione non sono onesti riguardo alla probabilità e all’impatto combinato degli eventi e alla necessità di migliorare la nostra capacità di risposta. In che modo questo porta a un vantaggio competitivo? Tutti sono soggetti alle stesse vulnerabilità, ma solo alcuni sono abbastanza forti da riconoscerle e contrastarle per poter reagire.
Quali sono i segnali (o le potenziali minacce) che i consulenti finanziari dovrebbero cogliere oggi per non farsi cogliere impreparati dall’arrivo di potenziali crisi future?
Tenete d’occhio gli indicatori tradizionali di eccesso di mercato, come un rapporto prezzo-utili elevato rispetto ai livelli storici. I tracker di short interest possono darvi un’idea dell’entità delle scommesse sul ribasso del mercato. I tracker del margine di indebitamento offrono una visione di quanto gli altri investitori stiano scommettendo sul rialzo dei mercati. A un certo punto dovrete anche monitorare quando i mercati sono ipervenduti. Le cose più importanti a cui prestare attenzione in questo momento sono la direzione dei tassi e il loro impatto sulle economie e sui default del debito.
Che strategia d’investimento adottare nell’attuale contesto di mercato, in definitiva?
Non esiste una strategia unica, perché le esigenze, gli orizzonti d’investimento, la percezione e la tolleranza al rischio sono diversi. In generale, tuttavia, questo è un buon momento per creare un “fondo per i giorni di pioggia”. Essere solvibili non è sufficiente se non si dispone di sufficienti attività liquide. È importante anche avere la capacità di raccogliere attività sottovalutate. Ricordate che gli esseri umani non sono bravi a prevedere i tempi dei mercati, quindi è importante essere lenti e costanti sia quando si immette che quando si preleva denaro. Non siate troppo avidi, ma non fatevi prendere dal panico.
(Articolo tratto dal magazine We Wealth di luglio-agosto 2023)