Mediobanca ha potenziato la digitalizzazione dei suoi servizi di private banking, attraverso il lancio di una nuova piattaforma che permetterà una relazione più articolata ed efficiente fra il consulente e clientela Uhnwi. Anche se la relazione umana con l’investitore rimarrà centrale, Mediobanca, in linea con le tendenze del settore finanziario e con gli obiettivi del suo piano industriale, ha deciso di spingere anche sull’interazione digitale.
Per l’adozione della nuova piattaforma Mediobanca si è avvalsa della collaborazione di Armundia Group, digital company specializzata nella progettazione e fornitura di soluzioni fintech e insurtech e della sua piattaforma Armundia ADV360, nata a supporto dei “servizi evoluti di consulenza finanziaria che”, si legge in una nota ufficiale, “permettono di seguire il cliente in tutte le fasi del servizio”.
Mediobanca muove, così, nella direzione dei modelli di servizio ibridi (non completamente in presenza, dunque), con una customer experience più fluida nel dominio digitale che potenzia, inoltre l’offerta al cliente.
“L’attivazione di ADV360 di Armundia Group è per noi una grande soddisfazione ed è coerente rafforzamento digitale dei nostri servizi, “dichiara Angelo Viganò, Head of Mediobanca Private Banking, “sebbene nel nostro segmento di mercato il fattore umano rimanga l’elemento decisivo e distintivo, la nuova piattaforma ci consentirà di gestire con un unico strumento tutti i servizi evoluti di consulenza finanziaria, semplificando l’interazione con i clienti nel rispetto dei livelli di efficienza e riservatezza che da sempre portiamo sul mercato”.
Le novità della piattaforma digitale
Con la nuova piattaforma diventa più agevole la ricezione e trasmissione degli ordini, per quasi tutti i prodotti disponibili. Il sistema, ha aggiunto la banca, “consente di operare in logica multicanale e multidevice, di condividere ed approvare documenti tramite firma elettronica”.
Per il banker sarà disponibile una reportistica evoluta in tempo reale accessibile da diversi dispositivi, mentre la “scalabilità della piattaforma sarà in grado di agevolare l’operatività dei banker in termini di personalizzazione e riservatezza del servizio”.
“La produzione di una reportistica, agile, completa, affidabile, è un aspetto fondamentale nella relazione fra consulente e cliente, perché è la prima cosa che la banca mostra e che il risparmiatore prende in esame, tuttavia produrla con sistemi tecnologici nati in diverse epoche del passato non è facile”, ha dichiarato in un’intervista a We Wealth il ceo di Armundia Group, Gianluca Berghella, sottolineando come la piattaforma ADV360 permetta un forte efficientamento nei tempi e nei costi per queste operazioni. Ciò che segue nell’esperienza di utilizzo è una maggiore implementazione dell’offerta disponibile, con maggiori possibilità di integrare consulenze su una pluralità di strumenti di investimento e assicurativi che possono essere d’interesse per il cliente. Armundia ADV 360, si presenta come una soluzione “di partenza” per le strategie di ciascun player bancario, che può successivamente essere adeguata su diversi segmenti di clientela.
La banca guidata da Alberto Nagel, ha confermato a We Wealth come la spinta verso servizi più tecnologici sia ormai una necessità dettata anche dall’evoluzione dei bisogni della clientela: “Le nuove generazioni di clienti di fascia alta sono sempre più digitali”, ha dichiarato Mediobanca in una comunicazione via email, “quindi vogliono un approccio con la propria banca sempre più tecnologico che sfrutti nuovi canali”.
“Il progetto è un pilastro fondamentale della Digital Agenda di Mediobanca e ci consente di effettuare uno step molto importante per l’innovazione del modello operativo ed il consolidamento della posizione di eccellenza che la nostra divisione Private banking ha sul mercato”, ha dichiarato in una nota, Marco Pozzi, group coo di Mediobanca e ceo di Mediobanca Innovation Services. L’agenda sull’innovazione tecnologica di Mediobanca, ha proseguito Pozzi, “intende consolidare la posizione distintiva di Mediobanca nell’innovare segmenti di mercato come il private banking Uhnwi, tradizionalmente più associati alla relazione e meno alle tematiche Digital rispetto ai servizi retail”.