Autoritratti nascosti, falsi rivelatisi autentici, (seconde) fotografie scovate nelle cornici di altre immagini, statue considerate perdute e poi ritrovate, che sono state un flop in asta. L’anno appena trascorso non ha risparmiato colpi di scena agli appassionati di arte e dintorni.
Tiziano è sano e salvo
Il Ritratto di uomo con berretto (1512 ca.), dipinto di Tiziano Vecellio (1490 circa -1576) ritenuto perduto, del valore di 7 milioni di dollari, è stato recuperato dal nucleo di tutela del patrimonio culturale italiano dell’Arma dei Carabinieri. L’opera era scomparsa nel 2004: si pensava fosse stata portata in Svizzera, ma una soffiata ha condotto le autorità in un laboratorio dell’astigiano, dove il quadro si trovava per essere restaurato. Due cittadini svizzeri risultano ora indagati.
Umberto Boccioni dal rigattiere
Questo Ritratto di giovane donna, datato 1911, del maestro futurista Umberto Boccioni (1882-1916) si pensava fosse andato perduto. Poi, qualcuno lo ha comprato da un rigattiere nel Dorset, per circa 100 sterline. Gli esperti lo hanno valutato 288.000 dollari. La figura è ora l’immagine di copertina di un nuovo libro sull’artista. L’anonimo acquirente ha dichiarato al Daily Telegraph, che ha riportato la notizia della scoperta, di aver trovato il quadro in un lotto di opere di circa 20 artisti diversi. Inizialmente si pensava fosse dell’impressionista americano William Merritt Chase, ma firme rinvenute sul fronte e sul retro suggeriscono che si tratti di un Boccioni. L’attribuzione è avvenuta grazie allo studioso specializzato Alberto Dambruoso, dell’Accademia di Belle Arti di Foggia.
Una contadina, anzi un contadino. No, è Van Gogh!
La radiografia del modesto dipinto Testa di contadina (1885) ha rivelato la presenza di quello che potrebbe essere il primo autoritratto di Vincent Van Gogh (1853-1890). La scoperta è avvenuta presso le National Galleries of Scotland. Gli studiosi dovranno ora cercare di distinguere attentamente le immagini l’una dall’altra.
La Maddalena nel giardino era di Canova
Fu acquistata a inizio millennio per circa 5200 sterline come statua da giardino in un’asta nel Sussex, quella che poi si è rivelata essere una Maddalena giacente di Antonio Canova (1757-1822). L’opera era scomparsa dai radar da moltissimo tempo. Dopo la sua pulitura però, la “statua di donna” è stata identificata come di Antonio Canova. La proprietà, forte della scoperta, aveva cercato di venderla in asta da Christie’s a Londra lo scorso 7 luglio 2022, per una valutazione collocata nella forchetta fra i 5 e gli 8 milioni di sterline, in tempo per il bicentenario della morte del suo autore. A sorpresa però il lotto non ha trovato nessun acquirente. Ora lo si può ammirare nella mostra Io, Canova. Genio europeo, in corso fino al 26 febbraio fino a Bassano del Grappa.
Dalì e Gesù Cristo
Una scultura in cera di Salvador Dalí (1904-1989) da 10 milioni di dollari, a lungo ritenuta distrutta, è stata ritrovata nel caveau di un collezionista privato “vicino all’artista”, ancora avvolta nell’involucro di plexiglas originale che l’artista aveva appositamente progettato. Presentata l’11 maggio (118° anniversario della nascita del maestro surrealista) in una galleria delle Hawaii, l’opera, completata nel 1979, raffigura Gesù crocifisso sopra uno specchio d’acqua, ed è vagamente ispirata a un dipinto del 1951 dello stesso artista. Entrambe le opere si intitolano Cristo di San Giovanni della Croce.
Da finto Rembrandt a capolavoro del maestro
Scansioni ad alta tecnologia hanno rivelato che L’elevazione della Croce del 1640 non è una “rozza imitazione” di Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1606-1669), ma un autentico del maestro. Le ricerche ai raggi X e agli infrarossi mostrano che il bozzetto presenta diverse modifiche apportate dall’artista stesso durante la pittura, il che significa che “la sua composizione è stata un processo creativo”, fanno sapere dal Museum Bredius dell’Aia. La nuova attribuzione dà ragione al collezionista e curatore Abraham Bredius, che acquistò l’Alzata della Croce nel 1921, ritenendola autentica.
Stieglitz, ho comprato una fotografia. Anzi due
Un cortile veneziano (1894) è una foto di Alfred Stieglitz (1864-1946). Il fotografo Jeff Sedlik ne aveva acquistato in un’asta nel Connecticut per 2200 dollari una stampa al platino, sbiadita, per poi scoprire all’interno della cornice una seconda stampa, perfettamente conservata. Fortune in cui (a volte) si incappa nelle aste di periferia…