Irving Penn, “Milkman (A) New York, 1951”. L’artista è stato la star delle ultime aste autunnali di fotografia. Courtesy Phillips
Due maestri del XX secolo che hanno contraddistinto l’asta di Phillips e più in generale il mercato della fotografia dell’era contemporanea. Per Helmut Newton si tratta anche di un record d’asta per l’immagine dedicata alla modella e attrice inglese che fu definita la donna più sexy del mondo nel numero di dicembre 1974 di Vogue USA su cui l’immagine è stata anche pubblicata. Per i lavoratori di Irving Penn invece si tratta di opere, che assieme ad altre presenti in catalogo, fanno parte della raccolta “Ultimate Irving Penn”. Una raccolta di immagini di piccoli artigiani fotografati per la prima volta a Parigi, Londra e New York a testimonianza della preziosità del lavoro e di mestieri che poi sono stati nel tempo dimenticati.
Irving Penn, “Barber, New York, 1951”. Courtesy Phillips
Ai lavori in bianco e nero di Penn si ispira la ricerca di Bastiaan Woudt, fotografo contemporaneo di origini olandesi ma di casa nel Regno Unito, e il cui “Disc, Alkmaar”, anno 2020, è stato venduto nell’asta di Phillips per 60.480 sterline (71.844 euro), partendo da una stima di 18.000 – 22.000 sterline, ultimo esemplare di una edizione di 3 + 1 AP. Aggiudicazione record per l’artista che prima, nel 2019, aveva registrato in asta un’aggiudicazione massima per 35.000 sterline (41.707 euro).
Helmut Newton. Courtesy Phillips
Passando a Sotheby’s, nell’asta di Londra che si è conclusa il 16 novembre scorso la casa ha conseguito un fatturato di 678.510 sterline (806.022 euro). Alcune delle opere in catalogo sono andate a beneficio di The Photographers’ Gallery, principale centro del Regno Unito per la presentazione e l’esplorazione della fotografia in tutte le sue forme, che ospita anche una comunità internazionale di fotografi. I migliori lotti aggiudicati sono stati “Senza titolo (10.D.70.V1), 1970” di William Egglestone battuto per 100.800 sterline (119.743 euro) con conferma della stima iniziale di 80.000 – 120.000 sterline. A seguire l’opera “Yakusa”, 1994, di Nobuyoshi Araky battuta per 50.400 sterline (59.871 euro) anche in questo caso con conferma della stima di 40.000 – 60.000 sterline. Il valore di quest’ultima opera ha trovato poi ulteriore conferma nell’asta di Phillips del 23/11 in cui un altro esemplare della stessa fotografia è stato aggiudicato sempre per 50.400 sterline e sempre a Londra. Al terzo posto tra le opere aggiudicate da Sotheby’s per valore troviamo Helmut Newton con “Sella III”, Parigi, 1976, venduta per 27.720 sterline (32.929 euro) (stima di 20.000 – 30.000 sterline).
Infine, andando ancora più indietro al 9 novembre scorso l’asta di fotografia di Christie’s tenutasi a Parigi ha conseguito un totale di 1.395.000 euro. A brillare in particolare i lavori di Peter Lindbergh, con l’opera “Matilde on the Eiffel Tower, (Hommage a Marc Riboud), Paris, 1989” battuta per 200.000 euro (stima 60.000 – 80.000 euro). Al secondo posto troviamo ancora Helmut Newton con dieci stampe iconiche incluse nella raccolta “Classic Portfolio” del 1998 e vendute per 118.750 euro (stima 100.000 – 150.000 euro). In terza posizione Philip-Lorca Dicorcia (1951), con il lavoro “W, March 2000, #12, 2000”, battuto per 68.750 euro (stima 50.000 – 70.000 euro), esemplare 12 di un’edizione esaurita di 15. Bene l’aggiudicazione dell’opera “Milano, Studio A. Rossi (n. 405), 1989” di Luigi Ghirri venduta per 15.000 euro rispetto a una stima massima di 6.000 euro, esemplare 1 di 9.
I risultati complessivi conseguiti dalle tre major nelle tre aste di novembre confermano i posizionamenti per fatturato già espressi nel segmento della fotografia nelle precedenti aste di ottobre di New York in cui Phillips ha raggiunto l’importante fatturato di 5.612.292 USD (4.984.716 euro) seguita da Christie’s con 4.776.125 USD (4.242.050 euro) e da Sotheby’s con 833.868 USD (785.032 euro).