Obesità infantile vs adulta
Sulla base dei dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2014 gli adulti sottopeso in ogni parte del mondo erano 462 milioni mentre un restante 1.9 miliardi erano in sovrappeso od obesi. La mortalità infantile per denutrizione si verifica soprattutto in paesi dall’economia a basso e medio reddito. Tuttavia “allo stesso tempo, nei suddetti paesi, i tassi di sovrappeso e di obesità infantile sono in crescita” secondo l’Oms. Il numero di bambini e di adolescenti obesi è decuplicato negli ultimi quattro decenni.
Nelle società moderne, stili di vita e diete poco salutari hanno portato ad un aumento diffuso delle malattie del sistema metabolico, di cui l’obesità è un simbolo evidente. Altre malattie croniche non trasmissibili che sono il risultato di abitudini alimentari poco sane includono il diabete, problemi cardiovascolari e tumori. Stando alla Scheda Informativa (Fact Sheet) dell’Oms, l’incidenza del diabete in tutto il mondo è aumentata da un 4.7% nel 1980 ad un 8.5% nel 2014, registrando una crescita più veloce nei paesi a basso e medio reddito.
Consumo calorico: +25% in 50 anni
Si tratta di un problema moderno. Il consumo delle calorie in tutto il mondo è aumentato di circa il 25% pro-capite in media durante gli ultimi 50 anni. Nello stesso tempo, l’industrializzazione e i trend urbanistici hanno portato ad un cambiamento radicale nel nostro modo di mangiare.
L’industrializzazione non ha modificato soltanto il modo in cui le aziende agricole operano, quanto piuttosto il tipo di cibo disponibile. Prima di raggiungere i nostri piatti, il cibo ha iniziato ad essere trasformato attraverso processi industriali: i produttori di alimenti hanno introdotto esaltatori del gusto come il sale, il grasso e lo zucchero per rendere i prodotti più allettanti per i consumatori.
Questo sta contribuendo allo sviluppo di diete insalubri su larga scala. Più di recente la ricerca si è concentrata sul legame tra aumento del consumo di zucchero e problemi di salute legati all’alimentazione.
Obesità: dal 2% al 7% del costo sanitario
Il costo da affrontare per la società è diventato insostenibile e continua ad aumentare sempre di più. L’Oms stima che l’obesità rappresenta circa il 2%-7% del costo sanitario globale. Nel frattempo, le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità suggeriscono che in alcuni paesi sviluppati i costi sanitari di diete povere rappresentano a pieno titolo circa dall’1% al 2% del Pil del paese
Il problema va al di là dei costi sanitari. Secondo l’Oms, il costo umano dell’obesità include 2.8 milioni di morti all’anno per quanto concerne gli adulti. L’impatto economico indiretto include perdita di produttività, riduzione di forza lavoro ed abilità tra la popolazione
Riteniamo che affrontare questi problemi possa offrire opportunità di crescita e profitto alle aziende alimentari e ai loro investitori, portando nel contempo un beneficio alla società in tutto il mondo.
Solange Le Jeune, Senior ESG Analyst – Candriam
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