KPMG ha pubblicato il report sul mercato m&a nel primo trimestre: 239 operazioni finalizzate per un controvalore di 17 miliardi di euro
“In questo contesto, ci aspettiamo che i Private Equity, che hanno ancora una grande liquidità, continuino ad approfittare di opportunità di investimento” ha commentatoMax Fiani, Partner KPMG
Una nota positiva riguarda la conferma dei grandi deals, con l’87% del controvalore totale concentrato nelle prime dieci operazioni e di queste, quattro superano il miliardo di euro. La principale operazione finalizzata nel trimestre è l’acquisizione dell’88% di Autostrade per l’Italia (ASPI) per un controvalore di oltre 8 miliardi di euro, da parte di Holding Reti Autostradali, nuova società di diritto italiano che fa capo per il 51% a CDP Equity e per la restante parte a Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e a fondi gestiti da Macquarie Asset Management (24,5%). In data 30 marzo si sono avverate tutte le condizioni”.
Si consolida ulteriormente il peso dei fondi di Private Equity ormai sempre più veri market maker con circa 34 operazioni per un controvalore complessivo di 11,8 miliardi di euro. Di queste quasi il 30 % fa riferimento a fondi esteri, come l’acquisizione da parte del fondo infrastrutturale di JP Morgan del 60% di Flack Renewables per un controvalore di circa 1,5 miliardi di euro.
A livello settoriale è stato particolarmente attivo il food&beverage dove si segnalano l’acquisizione della maggioranza del Gruppo alimentare La Doria da parte del Fondo Investindustrial e il successivo lancio dell’OPA; il salvataggio di Acque Minerali d’Italia, la holding proprietaria dei marchi Norda, Sangemini e Gaudianello, da parte di Magnetar e Clessidra.
Per quanto riguarda l’outlook di mercato per il nuovo anno, Fiani ha commentato: “Difficile fare previsioni sul mercato M&A in questa fase, con l’aumento dell’inflazione ormai intorno al 7% e le difficoltà legate alle difficoltà di approvvigionamento di energia e materie prime. Ci sembra che si profilino sostanzialmente due scenari: uno di “atterraggio morbido” anche a seguito di una soluzione diplomatica del conflitto, oppure una dinamica molto più pericolosa di alta inflazione e forte contrazione nella crescita sia a livello globale che di EU. Crediamo tuttavia che sotto il profilo strutturale le potenzialità del mercato italianosiano molto elevate. C’è ancora molta liquidità in cerca di asset di qualità sui cui investire con multipli che sicuramente tenderanno a scendere ”.