In Europa c’è stata una perdita di circa 34 miliardi di euro l’anno a causa di mancati rimborsi Iva
Focus Italia, le perdite in questo “settore” sono di circa 10 miliardi
“Nonostante siano molte le aziende italiane che stanno cercando di gestire al meglio i flussi di cassa in un panorama economico così complesso, assistiamo costantemente ad una perdita significativa di fatturato su base annua a causa di un sistema di gestione delle spese inadeguato” afferma Carlo Gualandri, Ceo di Soldo. “E osservare un tale crollo di fatturato a livello macro, rende i numeri davvero impressionanti”. Il report sottolinea dunque come in Europa ci sia stata una perdita di circa 34 miliardi di euro all’anno a causa di mancati rimborsi Iva (10 miliardi nella sola Italia). Il tutto a causa di errori nell’elaborazione delle ricevute. “Di fronte a pratiche così complesse, è certamente degno di nota il fatto che le aziende non reclamino denaro dallo Stato, cosa che tutto sommato spetterebbe loro di diritto per reinvestire nella crescita aziendale” continua Gualandri. “Il mondo delle imprese sta cercando di accelerare sui piani di ripresa ed è fondamentale trovare modi più efficienti di gestire le spese aziendali. Troppo tempo e denaro sono già stati sprecati a causa di processi inefficienti che non fanno altro che ostacolare i team Finance. Dopo tutto, sono proprio loro che dovrebbero pianificare la strategia d’impresa per la crescita (o la sopravvivenza) nell’epoca Covid”.
Le inefficienze relative ai processi di spesa danneggiano direttamente le imprese. Il 60% delle aziende intervistate ha infatti affermato che, durante la pandemia, si è trovato costretto a tagliare i costi, mentre ora è necessario investire per accelerare la ripresa. Inoltre, dal report emerge anche che quasi un dirigente d’azienda su due (49%) non ha certezza sull’effettivo ammontare del capitale circolante. “Le aziende dovrebbero investire in soluzioni digitali per avere un quadro completo del proprio capitale circolante e controllare meglio le spese” aggiunge Gualandri. “In tutta Europa, è fondamentale che la ripresa per il futuro guardi al digitale. Altrimenti, comincerà ad emergere uno spaventoso gap digitale all’interno di alcuni settori industriali.”
Le sfide per il futuro
La ricerca mostra chiaramente come le aziende dovranno affrontare nel futuro una duplice sfida. Da un lato la riduzione dei costi e dall’altro iniziare un percorso di ripresa. “Sebbene la liquidità fuoriesca a una velocità impressionante dall’interno delle organizzazioni, queste devono trovare dei modi di ottimizzare e accelerare le pratiche di gestione ottimale delle spese, oltre che limitarsi a riparare i buchi per meglio posizionarsi ai fini della crescita futura” commenta Stephen Saw, Direttore di Coleman Parkes.
E infine l’analisi evidenzia anche come i team finance non abbiano ancora digitalizzato gran parte delle proprie aree di competenza. Molti processi richiedono, infatti, l’utilizzo della carta, nonché una certa dose di manualità: le attività di tenuta dei libri paga (45%), quelle di rilascio e gestione di ricevute/fatture (49%) e di integrazione dei dati nei sistemi contabili (41%).