La crescita delle azioni del settore difesa in Europa continua ad accelerare, sostenuta da un cambio di strategia che vede il Vecchio Continente assumere un ruolo sempre più centrale nella sicurezza regionale. Il disimpegno statunitense dal supporto militare all’Ucraina, ufficializzato dalla Casa Bianca con la sospensione degli aiuti già approvati, ha aperto la strada a una maggiore iniziativa da parte delle forze politiche europee.
Un segnale forte è arrivato lunedì 3 marzo, quando titoli come Leonardo e Rheinmetall hanno registrato rialzi a doppia cifra, spinti dai colloqui di emergenza tra le principali economie europee, Canada e Ucraina. Il vertice ha portato alla dichiarazione di un impegno rafforzato per il supporto militare a Kyiv, confermato il giorno successivo dalla Commissione Europea. “L’Europa è pronta ad aumentare massicciamente la sua spesa per la difesa. Sia per rispondere all’urgenza immediata di agire e sostenere l’Ucraina, sia per affrontare la necessità a lungo termine di assumersi una responsabilità molto maggiore per la nostra sicurezza europea”, si legge nel comunicato ufficiale.
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha preannunciato il piano ReArm Europe, un’iniziativa che potrebbe mobilitare fino a 800 miliardi di euro per rafforzare la sicurezza del continente. “Questo è un momento cruciale per l’Europa. E siamo pronti a fare un passo avanti”, ha dichiarato.
Se fino a pochi mesi fa il rischio di un rallentamento delle tensioni avrebbe potuto smorzare l’interesse per il settore, il 2025 ha chiarito che l’industria della difesa europea è destinata a restare strategica, indipendentemente dagli sviluppi bellici. Con la prospettiva di un aumento della spesa militare al 3% del Pil, la domanda per armamenti e tecnologie difensive continuerà a sostenere i titoli del comparto.
e 7 azioni della difesa europea da monitorare
Ecco le principali aziende europee della difesa, ordinate per capitalizzazione di mercato al 3 marzo 2025, e i motivi per cui potrebbero beneficiare delle nuove strategie di sicurezza continentali.
1. Airbus Defence & Space (Francia/Germania) – €138 miliardi
Airbus è leader nell'aerospazio e difesa, con un focus su velivoli da trasporto militare, satelliti e sistemi di sorveglianza. La divisione Military Aircraft è responsabile dell’A400M, del caccia Eurofighter (prodotto con BAE e Leonardo) e del drone Eurodrone. Airbus è un attore chiave nella difesa spaziale, con satelliti per telecomunicazioni e sorveglianza. Ha una partecipazione in MBDA, il principale produttore europeo di missili.
2. Rolls-Royce Defence (Regno Unito) – £66 miliardi (€76 miliardi circa)
La divisione Defence di Rolls-Royce è specializzata nella propulsione per aerei da combattimento e navi militari. Produce il motore Eurojet EJ200 per l’Eurofighter e sistemi per velivoli da trasporto strategico come il Trent 700. È anche leader nella propulsione nucleare per sottomarini, fornendo i reattori per la Royal Navy. Il segmento Power Systems sviluppa generatori per basi militari e soluzioni di energia avanzate.
3. BAE Systems (Regno Unito) – £48 miliardi (€55 miliardi circa)
BAE Systems è uno dei maggiori fornitori di sistemi di difesa globale, con un portafoglio che include aviazione militare, sistemi navali e veicoli corazzati. Il segmento Air sviluppa il caccia Eurofighter e il futuro programma Tempest. La divisione Maritime costruisce sottomarini nucleari e navi da guerra per la Royal Navy. Land Systems è responsabile di mezzi corazzati come il Challenger 3 e l’M109 Howitzer. BAE ha una forte presenza nella cyber warfare e nell’intelligenza artificiale per la difesa.
4. Rheinmetall (Germania) – €52,16 miliardi
Rheinmetall è il principale produttore europeo di veicoli corazzati, artiglieria e munizioni, ed è stata la best performer del comparto nel 2025 (+85% da inizio anno al 4 marzo).
L’ordine per le munizioni da 35mm HEI-T destinate al carro Gepard, commissionato dall’Ucraina nel dicembre 2024, è una chiara dimostrazione del ruolo di quest'azienda nella difesa del Paese. A questi dati si aggiungono i 55 carri Gepard forniti dalla Germania, che si sono rivelati essenziali nella difesa contraerea ucraina. Rheinmetall è anche il fornitore del sistema Skynex, una delle piattaforme di difesa aerea più avanzate in Europa. "Rheinmetall è il principale produttore mondiale di sistemi di difesa aerea basati su cannoni ed è l'unico fornitore di un'intera gamma di sistemi di controllo del fuoco, lanciamissili guidati protetti e integrati".
5. Thales (Francia) – €45 miliardi
Thales è specializzata in elettronica militare e sistemi di difesa avanzati. Fornisce radar e sensoristica per aerei e navi, inclusi i radar AESA per il Rafale e le fregate francesi. La divisione Cybersecurity & Space offre soluzioni per la difesa cibernetica e satelliti militari. È anche attore chiave nei sistemi missilistici, grazie alla sua partecipazione in MBDA.
6. Leonardo (Italia) – €26 miliardi
Leonardo è un attore centrale nei settori aerospaziale, elettronico e difesa terrestre/navale. Il segmento Elettronica per la Difesa è il principale per ricavi, con radar, avionica e guerra elettronica.
Il 2024 è stato un anno di forte crescita per Leonardo, come dimostra l’aumento dei nuovi ordini nei suoi segmenti principali:
- Elettronica per la Difesa: +11,8% (€6,58 miliardi)
- Elicotteri: +6,4% (€5,87 miliardi)
- Spazio: +25,4% (€957 milioni)
- Cybersecurity: +20,4% (€833 milioni)
- Velivoli (inclusi Eurofighter): +20,8% (€2,89 miliardi)
7. Saab AB (Svezia) – €12,39 miliardi
Saab è noto per il caccia Gripen, che potrebbe in futuro essere inviato in Ucraina dal governo svedese. Il segmento Surveillance fornisce radar avanzati come il Giraffe e sistemi di comando e controllo. La divisione Dynamics sviluppa missili RBS 70, armi anticarro e siluri. Saab è un attore chiave nella difesa navale con il programma di sottomarini A26, oltre a essere attiva nella guerra elettronica.