Dall'Europa agli emergenti l'investimento sostenibile paga

Gli investimenti sostenibili premiano le società e i Paesi più̀ attenti all'ambiente, ai fattori sociale e alla governance. Vale la pena chiedersi se questo approccio sia premiante anche sul piano dei rendimenti
Nel corso dell’anno fiscale 2020 l'indice MSCI Europe ESG leaders (+1.1%) ha superato il suo equivalente convenzionale (-2.8%) del +3.9%. Negli Stati Uniti la sovra-performance è del 1,4%, mentre nei mercati emergenti del 1,3%
Il mercato è conscio che i nuovi interventi normativi impatteranno negativamente sulle aziende non-Esg anche a livello economico. Inoltre, laddove la regolamentazione è più stringente c’è un guada- gno in termini di riconoscibilità e dunque di performance
“In parte è una questione di flussi. La fiducia del mercato sta infatti rendendo la sostenibilità una profezia che si auto-avvera da un punto di vista di rendimenti generati. La percezione degli investitori sulla bontà dell'investimento sostenibile non è però solo in termini di maggiori opportunità quanto anche di minori rischi. Si tratta infatti di aziende best-in-class, che per risorse, sensibilità e posiziona- mento di mercato si sono attrezzate per prime nell'integrazione di questi principi, sostenendo costi anche importanti. Tuttavia, scontano un rischio molto minore di essere discriminate da nuovi interventi regolatori, che invece impatteranno negativamente anche a livello economico sulle aziende non-Esg” spiega Domenico Ghilotti, co-responsabile del Team di Ricerca di Equita.