Criptovalute, nft, blockchain entrano nel mercato immobiliare italiano
Si aprono nuovi orizzonti per il mondo dei bitcoin che entrano anche nel settore immobiliare
Ma non è tutto. Le criptovalute, in attesa di una definitiva cornice normativa e fiscale, si fanno spazio nel mondo reale, divenendo mezzo alternativo di pagamento per transazioni economiche di non poco conto.
È questo il caso di un immobile venduto a Milano al costo di 940.000 euro e pagato in criptovalute.
L’operazione, unica nel suo genere nel panorama italiano (all’estero è ormai una pratica diffusa) ha consentito all’acquirente di consolidare un precedente investimento in moneta virtuale e al venditore di ottenere un pagamento idoneo, nel tempo, a (potenzialmente) aumentare il suo valore.
Siffatta operazione ne preconizza altre dello stesso genere. Sarà sempre più consueto effettuare pagamenti, di un certo rilievo economico, preferendo in via alternativa, rispetto all’euro, le criptovalute. Il mondo digitale e della blockchain invade quello dei contratti e, in particolare, il settore immobiliare, storicamente poco incline alle novità.
Senz’altro questa notizia, per certi versi, positiva, fa riflettere sulla velocità a cui viaggia il mercato rispetto alla lentezza della burocrazia e della normativa: in attesa di una riforma del catasto, prevista (forse) per il 2026, il mercato immobiliare evolve e consente addirittura pagamenti con monete virtuali e transazioni che comprendono terreni che esistono solo nel mondo dei bit, dunque nel metaverso.