Guadagnare con i pleasure asset, gli investimenti di passione – Un anno di record (non) a regola d’arte
Il 2023 non è stato avaro di record assoluti nel segmento dei beni da collezione. Vi si è venduta la più costosa bottiglia di whisky di sempre, la Ferrari più cara, il diamante blu vivido più prezioso, la spada più esosa; un’antica bibbia ebraica ha raggiunto un prezzo fantascientifico. Eppure il Knight Frank Luxury Investment Index, sciorinato puntualmente ogni anno a inizio marzo, ha fotografato per l’anno passato un andamento globale meno positivo del solito (-1%). L’unico sotto indice cresciuto a doppia cifra (11%) nei dodici mesi è stato quello dell’arte, ma nessuna opera ha segnato un record assoluto di quelli storici (escludendo forse Klimt, il cui ritratto Dama con ventaglio, è diventato il dipinto più costoso mai venduto in Europa – L’opera più cara del Vecchio Continente resta una scultura di Giacometti, L’homme qui marche I). I dati sono stati elaborati in collaborazione con Art Market Research e altre società specializzate.
Nei rendimenti a un anno brillano i gioielli e si secca il whisky
I beni da collezione diversi dall’arte, sempre nella rivalutazione a un anno, hanno resistito. Dopo l’arte, i gioielli da collezione (+8%), gli orologi (+5%), le monete antiche (+4%), i diamanti colorati (+2%), i vini di pregio (+1%). Nel raffronto con il rendimento a 10 anni è più chiara la dinamica di queste asset class e dei movimenti speculativi di cui alcune sono state fatte oggetto (specie quella dei vini). I pleasure asset che nei 12 mesi del 2023 hanno restituito rendimenti negativi sono l’arredamento (-2%);
le borsette (-4%);
le auto d’epoca (-6%; ma: il valore dell’indice HAGI Top è aumentato del 22% nel 2022, e alcuni marchi come BMW e Lamborghini hanno reso rispettivamente il 9% e il 18%);
il whisky (-9% il Knight Frank Luxury Whisky Index), a dispetto del risultato del Macallan. Quest’ultimo risultato sorprende.
Negli ultimi 10 anni il whisky ha fatto guadagnare di più negli investimenti per passione
Il whisky infatti nei 12 mesi presi in considerazione dal report, è il bene di lusso da investimento che guarda dall’alto tutti gli altri sui 10 anni, avendo reso il 280% da inizio 2014 a fine 2023 (dati Rare Whisky 101). Un simile capitombolo può risiedere negli acquisti speculativi che hanno interessato i whisky rari negli ultimi anni (già nel 2022 il rendimento 10 anni vs un anno mostrava una forchetta notevole: 373% – 3%). L’esperto Andy Simpson rivela che le 50 bottiglie peggiori hanno perso il 26%, mentre le 20 migliori sono aumentate del 20%. Secondo il consulente, «alcune bottiglie che hanno perso valore nel 2023 torneranno in auge nei prossimi due anni perché sono molto sottovalutate».
Il prossimo a “cadere” sarà il vino?
Un simile movimento, che dovrebbe interessare chi vuole guadagnare con gli investimenti di passione è l’indice dei vini, che nei 120 mesi segna il 146% di rendimento, ma sui 12 resiste appena sull’1%, come segna l’indice Knight Frank Fine Wine Icons. Il mercato è in fase di correzione dei prezzi. “Bottiglie che costavano 50 sterline sono arrivate a 200-300 sterline, con la conseguenza che il mercato della Borgogna è sceso del 12% dall’autunno 2023” avverte il report.
Auto, borsette, orologi
Le auto d’epoca a 10 anni hanno reso l’82%. Le borse hanno subito un calo rispetto agli scorsi anni quando erano in cima ai rendimenti annuali (comunque a 10 anni hanno reso il 67%).

Gli orologi: il loro rendimento decennale è stato del 138%, coerentemente con l’andamento dei Rolex. Le vendite delle tre maggiori case d’asta hanno più che superato il mezzo miliardo di euro nel 2023, in leggero aumento rispetto al 2022. I collezionisti continuano a dare la caccia dei segnatempo più iconici e rari. Un Rolex John Player Special ha battuto il record di modello quando è stato venduto per 2 milioni di sterline da Sotheby’s (maggio), il doppio del prezzo fatto da Phillips per un modello simile nel 2021. Anche i prezzi degli orologi classici Cartier sono aumentati, con una certa predilezione per i modelli asimmetrici.

Gioielli da collezione e diamanti colorati – L’impatto dell’hip pop
I gioielli da collezione sono cresciuti del 37% sui 10 anni passati. È emerso su questa asset class l’impatto della cultura hip hop. Si pensi solo all’anello con rubini e diamanti del rapper Tupac Shakur, acquistato nel 2023 da Drake per un milione di dollari in asta da Sotheby’s. Sul decennale i diamanti colorati hanno reso l’8%, con un aumento costante dei prezzi.

Ultimamente si prediligono le dimensioni più piccole e le saturazioni di colore più elevate. I prezzi dei rosa e dei blu sono leggermente calati (ma i blu hanno agguantato un nuovo record nel 2023: quello del maggior diamante blu vivido impeccabile).
Fra la Bibbia e Michael Jordan (passando per una spada islamica)
Le Air Jordan di Michael Jordan, indossate nella seconda partita delle finali NBA del 1998 (stagione “The Last Dance”), hanno incassato 2,2 milioni di dollari da Sotheby’s, stabilendo così un nuovo record mondiale per un paio di scarpe da ginnastica in asta. La leggendaria spada koftgari d’oro (XVIII secolo) di Tipu Sultan ha fatto 14 milioni di sterline nell’asta d’arte islamica e indiana di maggio da Bonhams.

Il Codice Sassoon, Bibbia ebraica risalente a più di 1.000 anni fa è invece diventato il manoscritto più prezioso mai venduto all’asta: 38,1 milioni di dollari da Sotheby’s New York (maggio). Sul fronte degli altri collezionabili, il giovane rapper Post Malone (1995) ha sborsato circa 2 milioni di dollari per una card da gioco Magic the Gathering (MTG) “One Ring” del Signore degli Anelli.

Perché gli ultra ricchi investono in beni da collezione?
Un quinto degli uhnwi allocano parte del loro portafoglio in beni da collezione. Al di là della diversificazione, perché lo fanno? Hanno risposto:
gioia del possesso;
investimento;
status;
senso di appartenenza a una comunità;
interesse intellettuale.