Il living attualmente rappresenta il 25% di tutti gli investimenti diretti nel real estate nella regione Emea
Tra i vari segmenti, in pole si colloca il multifamily
Il 63% degli intervistati ha infatti dichiarato che vuole espandersi in almeno un altro segmento del settore. Tra questi, in pole si colloca il multifamily,che si conferma come il segmento più attrattivo. “Il fatto che 11 paesi europei abbiamo ricevuto oltre i 2 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 24 mesi, dimostra che ci sono molteplici opportunità in termini di prodotto e di profili di rendimento”, si legge nello studio, dal quale risulta poi un’alta percentuale di investitori che ha manifestato la volontà di aumentare i propri investimenti in altri paesi attraverso il comparto dello student housing (34%), mentre meno di un investitore su cinque sta cercando di espandersi nel settore dell’edilizia convenzionata (17%), della sanità (12%) e del coliving (10%), frenati da una combinazione di ostacoli normativi, burocratici e dall’incertezza del momento attuale. “Tra gli ostacoli all’accesso al mercato living figurano però la mancanza di prodotto adeguato, bassi rendimenti e la difficoltà di costruire un portafoglio con una size adeguata”, hanno aggiunto gli esperti.
In ottica di prospettive di investimento future è importante differenziare, all’interno del living, tra i diversi comparti. Lo student housing è il settore che più probabilmente registrerà una leggera flessione nei mercati consolidati rispetto al 2020, restando invece un focus nei mercati dove il gap domanda offerta è molto alto. Per quanto riguarda il coliving, la visione estremamente positiva del sondaggio del 2020 è stata un po’ smorzata quest’anno, anche se il 59% degli intervistati vede il 2021 come un anno positivo per questo segmento emergente. Il settore del multifamily ha le aspettative positive più significative, con l’85% che si aspetta un’ulteriore crescita dopo un anno record come il 2020 (62,4 miliardi di euro). Infine, l’healthcare ha affrontato alcune sfide importanti lo scorso anno, ma gli intervistati rimangono positivi sulle prospettive 2021: il 66% si aspetta un aumento della liquidità verso il settore, come dimostrano le transazioni registrate nei primi mesi dell’anno in corso.